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MotoGP, Lorenzo: "Spero che Phillip Island sia solo una parentesi negativa"

"Sapevo che avrei sofferto su questa pista. Marquez mi ha sorpreso è incredibile. I 400 GP di Rossi? Bei tempi quando eravamo i più forti"

MotoGP: Lorenzo: "Spero che Phillip Island sia solo una parentesi negativa"

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Sta diventando sempre più difficile commentare le prestazioni di Jorge Lorenzo. La gara di Phillip Island è stato il punto più basso della sua (breve) esperienza con Honda, girando su tempi alla portata delle Moto2. Non è sarcasmo ma la pura realtà e il maiorchino è il primo ad ammetterlo.

Cosa è successo? Quello che mi aspettavo prima di arrivare in Australia - ha ammesso - Avrei voluto essere più competitivo, ma non è stato così. Ho faticato sotto tutti gli aspetti, non c’era un solo punto della pista in cui fossi veloce. È stato il mio peggiore risultato dal mio rientro dopo l’infortunio. Come reagisco? Nello sport bisogna sempre essere pronti a tutto”.

Il distacco da Marquez è stato enorme, un minuto e 6 secondi sotto la bandiera a scacchi.

Lo so, guido la sua stessa moto e lui ha vinto - ha continuato - Oggi mi ha veramente sorpreso perché pensavo sarebbe stato Vinales a vincere. Siamo anche a un punto dalla Ducati nella classifica squadra, stiamo per ottenere la tripla corona ed è incredibile, perché io non sto dando nessun aiuto”.

Lorenzo lascia l’Australia senza avere conquistato neppure un punto.

Basta vedere le prestazioni nei miei ultimi due anni, con le Michelin a Phillip Island ho sempre sofferto, ancora di più con il vento - ha sottolineato - Fin dal giro di riscaldamento mi sono accorto che la gomma posteriore non aveva grip sul lato sinistro, ho cercato di gestirla ma continuava a slittate. Questa è una pista speciale per me, ma in negativo. Spero e credo che sia stata solo una parentesi. È vero che Kallio e Rabat si sono ritirati, ma io sono arrivato ultimo e questa è la verità”.

Jorge ha anche rivelato di avere sofferto fisicamente.

A causa del vento devi rimanere schiacciato in carena e usare più forza in accelerazione e ho avvertito dolore al collo e nel punto in cui mi ero infortunato - ha rivelato - A parte questo, non ero a posto. Spero che a Sepang le cose cambino, di tornare almeno ai livelli di Motegi”.

Dove, comunque, aveva preso 40 secondi in gara da Marquez. Avrà qualche giorno per prepararsi. Intanto, prima di lasciare il circuito, ha commentato i 400 GP di Rossi.

Sono veramente tanti, Valentino ha avuto una carriera incredibile, vincendo molto e lottando contro diversi avversari - ha detto Jorge - Significa tanto per la MotoGP per la sua popolarità e il suo carisma, se il nostro campionato ha questa visibilità è anche merito suo. A 40 anni, poi, riesce a combattere ancora contro i migliori piloti al mondo. Ci sono stati anni in cui, nella stessa squadra, eravamo i più forti. Sono stati dei bei tempi”.

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