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MotoGP, Simoncelli: "Della sicurezza di Moto2 e Moto3 frega niente a nessuno"

"Anche per le altre due categorie c'era il vento e Antonelli è caduto a terra facendosi male. Interessa solo della MotoGP, ci sono due pesi e due misure"

MotoGP: Simoncelli:

Paolo Simoncelli è una di quelle persone genuine e vere, che non utilizza troppi giri di parole. Se deve dire qualcosa infatti la dice, senza girarci troppo attorno. Non esita infatti a dire bravo a un proprio pilota quando centra un bel risultato o si mette in un mostra per una buona prestazione, così come a bacchettarlo quando commette qualche errore.

In occasione del weekend di Phillip Island, al patron della Squadra Corse SIC58 non sono infatti andate giù determinate cose, riguardanti soprattutto la sicurezza della pista. Mentre le qualifiche della MotoGP sono state cancellate a causa del vento, quelle delle altre due categorie si sono regolarmente disputate: “La verità è che della sicurezza di Moto3 e Moto2 non gliene fotte un cazzo a nessuno – ha dichiarato in occasione del collegamento con Sky nella trasmissione Paddock Live Show ai microfoni di Sandro Donato Grosso – non capisco una cosa. Se c’è il vento la MotoGP non può fare le qualifiche, mentre le altre due categorie sì? Secondo me non ha senso tutto ciò”.  

Paolo entra quindi nel merito della questione: “Stamani, in occasione delle FP3, ci hanno mandati in pista che non c’era sicurezza, dato che il tracciato era sporco d’olio. Poi nelle qualifiche Antonelli è caduto alla velocità di 245 km/h, facendosi male, e a nessuno è fregato nulla. Mi chiedo dove sia la sicurezza per la nostra categoria? L’unico interesse sotto questo aspetto è soltanto per la MotoGP. Mi pare abbastanza evidente che ci siano due pesi e due misure. Le regole dovrebbero essere uguali per tutti, invece non lo è. Inoltre chi decide in questa situazione? In tutte le aziende c’è una persona che prende le decisioni, qua invece a chi spetta l’incarico?”

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