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I motori della classe regina accendono le luci sulla tre giorni del Qatar, round conclusivo del Mondiale Superbike. È la FP1 ad alzare il sipario con Johnny Rea e la sua Kawasaki davanti a tutti. Grazie a un colpo di reni nel finale, il Cannibale è riuscito a bloccare il cronometro sul tempo di 1’58”010, scalzando Toprak Razgatlioglu dalla vetta. Come si evince dal crono, i tempi sono più alti rispetto al solito. Siamo infatti solo al giovedì e il tracciato deve ancora essere gommato con la pista sporca di sabbia.
A parte le condizioni del tracciato, a Losail c’è ancora in palio il titolo costruttori e il nordirlandese ha voluto mandare un messaggio ben chiaro. Il potenziale della ZX-10RR è poi confermato anche dal turco, che come ben sappiamo è all’ultima uscita con i colori di Puccetti.
A sorpresa sono invece costrette ad inseguire le due Ducati con Alvaro Bautista e Chaz Davies, rispettivamente settimo e ottavo. Su una pista caratterizzata da lunghi rettilinei, che potrebbero quindi esaltare il carattere della V4, lo spagnolo deve fare i conti con un gap di ben otto decimi dalla vetta (+0.807), incalzato a sua volta dal compagno di squadra, il quale accusa soli 75 millesimi. Da registrare tra l’altro per Chaz una scivolata in curva 1 a pochi minuti dal termine della sessione.
Tornando ai piani alti della classe, spicca in terza posizione la Yamaha di van der Mark, il quale guida il quartetto di R1 che comprende Lowes, Cortese e Baz. Nella top ten c’è anche posto per Marco Melandri (+1.269), attardato di oltre un secondo con la BMW di Tom Sykes alle spalle.
Soltanto 13° Haslam, seguito dalle Panigale di Laverty e Rinaldi, mentre 16° Camier, all’ultima uscita con Honda prima di accasarsi con Barni. In fondo al gruppo Del Bianco.
