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MotoGP, Iannone: "Preferisco una moto faticosa da guidare ma che vada forte"

"L'Aprilia è facile, ma non abbastanza veloce. Novità per il 2020? Bisogna sviluppare la moto attuale che ha delle potenzialità". Espargarò: "Dobbiamo puntare sull'affidabilità"

MotoGP: Iannone:

Era quello di Massimo Rivola, CEO di Aprilia Racing, l'ultimo volto che avevamo visto a Motegi per quanto riguarda la Casa di Noale. I vertici del team avevano scelto di non far parlare i piloti al termine della disastrosa gara del Twin Ring e a "metterci la faccia" era stato proprio l'amministratore delegato. "Vogliamo lasciare tranquilli i piloti, quello che è successo oggi è stato per colpa della squadra, non loro" Questo il messaggio di Rivola in sintesi e a sottolineare il difficile momento di Aprilia tra un 2019 da onorare e le scadenze di un 2020 che sono all'ordine del giorno con la nuova moto che non sarà pronta per i test di Valencia e che non verrà portata in pista prima di quelli in Malesia. 

Iannone: "Dall'Australia voglio delle buone risposte"

E' passata meno di una settimana e in Australia sono tornati a parlare i piloti con Andrea Iannone che ha subito commentato la situazione. 

“La decisione di non far parlare i piloti dopo Motegi è arrivata da persone che sono sopra di me. Se mi dicono di non parlare, non parlo. Siamo una squadra che lavora per un unico obiettivo e quindi è giusto rimanere uniti”

Cos'è successo in gara a Motegi?

“Ho avuto un problema tecnico e sono caduto - ha detto Iannone - è stato un peccato perchè ero partito bene recuperando un bel po’ di posizioni”. 

Ora siamo in Australia su una delle piste più suggestive del mondo. Cosa ti aspetti da questo weekend?

“Voglio trovare delle buone risposte - ha continuato Andrea - io e tutto il team siamo concentrati per fare una bella figura qui in Australia”. 

La moto del 2020 non sarà pronta prima dei test della Malesia, febbraio prossimo. Cosa vorresti cambiare a quella del 2019?

“Quella di quest’anno, al contrario di come la pensano in molti, non è una moto arrivata a fine ciclo, ci sono dei momenti in cui mi da delle buone sensazioni. Dobbiamo continuare nel nostro lavoro per trovare tutti quegli accorgimenti che possono aiutarci a migliorare. Stiamo cercando tante nuove soluzioni in molte aree e non è semplice", spiega Iannone. 

"Vorrei una moto magari più difficile da guidare ma che vada più forte"

Cosa ti aspetti quindi da Aprilia?

"Mi aspetto che il progetto faccia dei passi avanti. La moto di quest'anno ha molto potenziale e secondo me va migliorata per fare bene. E’ una moto agile e per determinati aspetti è molto facile da guidare ma forse è meglio una moto difficile che vada un po' più veloce"

Espargarò: "Con la moto nuova saremo al limite con due soli test"

Stesso focus anche per Aleix Espargarò che dopo una stagione di alti e bassi non vede l'ora di mettere le mani su una nuova moto. Cosa salveresti, però, della moto 2019?

"Quest'anno riesco ad entrare bene in curva - ha detto Espargarò - questo va mantenuto mentre il motore e la trazione sono da migliorare come anche l’elettronica e il carico aerodinamico”. 

Cosa ti aspetti dalla nuova moto?

“Sono fiducioso - ha detto Aleix - l’unica speranza che ho è che la moto sia molto meglio di quella di quest’anno. Vorrei una moto più affidabile per dimostrare che possiamo lottare con i migliori piloti e le migliori Case del mondiale. Purtroppo saremo al limite perchè faremo solo due test con la moto nuova e non sarà facile. In questo momento, però, non vedo l’ora di usarla”. 

In Giappone hai chiuso in 15° posizione, non proprio quello che ti saresti aspettato. Cosa non è andato?

"Ho avuto un problema tecnico che non mi ha permesso di chiudere la gara nella posizione che mi sarei aspettato e che avrei meritato. Ero stato tra i migliori per tutto il fine settimana e avevo fatto anche un bel warm up, avevo il ritmo per fare una bella corsa ma la moto non accelerava nel modo giusto e ho perso una grande occasione”. 

"Non è importante e non serve in questo momento ricercare il colpevole"

Una sorta di let-motiv della tua stagione. 

“E’ un anno complicato - ha detto Espargarò - ho avuto gare buone e gare meno buone ma penso di essere sempre stato professionale nel mio lavoro. Non è importante e non serve in questo momento ricercare il colpevole - ha continuato Aleix - siamo una squadra e io ho un contratto anche per il prossimo anno. Dobbiamo cercare di andare tutti nella stessa direzione”.

Cosa ne pensi del fatto che Rivola ha voluto parlare al posto vostro dopo la gara di Motegi?

“Non è stata una mia idea - ha detto Espargarò - io ho sempre detto con professionalità cosa pensavo. E’ certo che quest’anno non sta andando bene e stiamo avendo molti più problemi rispetto a quello che avevamo immaginato all’inizio della stagione.  L'Aprilia è una grande casa e  se una persona importante come Rivola prende queste decisioni, vuol dire che ci rispetta molto e che crede in noi"

Audio raccolto da Paolo Scalera 

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