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Moto3, Dalla Porta: "Non sento pressione, sono i miei avversari ad averla"

Lorenzo al primo match point per il titolo a Phillip Island: "il segreto è non pensarci, se riuscissi a vincerlo sarebbe per me un grande onore"

Moto3: Dalla Porta:

Lorenzo Dalla Porta è a dir poco serafico alla vigilia del Gran Premio in cui potrebbe mettersi sulla testa la corona di campione della Moto3 (QUI trovate tutte le combinazioni utili). C’era il dubbio di trovarlo agitazione a un passo dalla realizzazione di un sogno, invece il pilota di Leopard sembra riuscire anche a gestire la pressione.

È molto facile, basta non pensarci. Avrò molto tempo per farlo quando vincerò il titolo” scherza.

È la filosofia giusta.

Per me questa è una gara come un’altra, sono i miei avversari a dovere essere agitati perché devono recuperare in classifica mentre io sono in vantaggio. Poi non è la mia ultima occasione di vincere, quindi devo solo pensare a divertirmi”.

Come giudichi Canet e Arbolino, i tuoi avversari?

Sono entrambi molto veloci, come me. Io sono riuscito a fare la differenza con la costanza di risultati, mentre loro hanno commesso più errori. Comunque è molto bello lottare contro Tony e Aron”.

Sembri molto sicuro di te.

È così e penso che questo sia stato il cambiamento più importante per me quest’anno. Sono consapevole delle mie possibilità, non solo in pista ma anche nella vita di tutti i giorni. Questo mi permette di vivere bene quello che sta succedendo”.

L’Italia non vince il titolo nella classe cadetta dal 2004, con Dovizioso.

Per me sarebbe un onore ancora più grande riuscirci dopo così tanto tempo. Non nego che ho sognato tantissime volte questo momento, non riesco nemmeno a contarle, e ora posso farcela”.

Come ti sei preparato a questa gara?

Nel solito modo, non ho cambiato la mia routine. Dopo la vittoria in Giappone ho festeggiato con una cena con la squadra, ma non troppo. Poi mi sono allenato come sempre, correndo e andando in bicicletta”.

Quali pensi siano i tuoi punti di forza?

Ho molta fiducia nel mio team e nella mia moto, non solo va forte in rettilineo ma mi permette anche di frenare molto forte e superare facilmente. Inoltre devo ringraziare mio papà, che mi sta sempre vicino e ogni giorno mi spinge a migliorare”.

Non resta che scendere in pista.

Phillip Island mi piace tantissimo. Come ho detto, devo solo pensare a divertirmi”.

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