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Marini: "La MotoGP? Devo essere il migliore in Moto2 e sarà mia"

"Voglio migliorare nel corpo a corpo in gruppo e la prossima gara potrebbe aiutarmi. Ho gestito al meglio la moto, mi diverto in sella ed è fondamentale"

Moto2: Marini: "La MotoGP? Devo essere il migliore in Moto2 e sarà mia"

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Sorride Luca Marini e ne ben donde, dato che a Motegi è arrivata la seconda vittoria di fila nonché la terza di carriera. Un successo diverso strutturalmente da quello di Buriram, che ha divertito di più il pilota dello Sky Racing Team VR46. “E’ stata una vittoria più bella rispetto a quella Thailandia - spiega - quando ci sono i sorpassi è più divertente per tutti, anche se forse per la famiglia e la fidanzata è meglio se sono in testa da solo (ride ndr)”.

Il numero 10 ha condotto una gara praticamente perfetta, sfruttando la partenza dalla pole e gestendo al meglio le gomme della sua Kalex.

“Ho gestito bene tutti gli aspetti della moto in gara, nonostante non avessi mai girato durante il weekend con questa temperatura. Immaginavo che la gomma posteriore sarebbe potuta calare e dopo i primi giri è successo, così ho cercato di preservarla ma così facendo giravo troppo piano, infatti Luthi mi ha passato dandomi dei metri: a quel punto ho capito che dovevo spingere, alla gomma ci avrei pensato dopo”.

Si può dunque dire che Marini abbia visto la luce in fondo al tunnel dopo una stagione complicata, riallineandosi tecnicamente con gli altri piloti Kalex.

“Siamo andati nella stessa direzione degli altri piloti Kalex, mentre prima avevamo qualche differenza di assetto rispetto a loro, e pare che funzioni. In primis il miglioramento c’è stato in ingresso e nel girare la moto in curva, anche se continuo a toccare il gas troppo presto, cosa fondamentale l’anno scorso ma molto meno quest’anno. Cerco di migliorare il mio stile durante le prove”.

Ovviamente l’essere riuscito a tornare rapido solo dopo diverse gare non può che rendere un po’ amara la stagione di Marini, che non si scompone a riguardo.

“Sono dispiaciuto ma il giusto, dato che ci abbiamo davvero provato in tutti i modi ad andare forte nelle gare precedenti. Siamo arrivati all’obiettivo un po’ tardi ma non ho rimpianti, non resta che restare concentrati sino alla gara di Valencia. Le certezze arrivano quando vai forte e riesci a fare ciò che vuoi in sella, e per me ora è così. Nelle FP2 per esempio ho fatto un’uscita molto lunga perché mi divertivo e andavo forte”.

“Maro” è senza dubbio uno dei talenti più cristallini della categoria, e la MotoGP potrebbe essere un’opzione più che possibile in vista del futuro:“Devo vincere ancora tante gare per pensarci. L’obiettivo è fare il salto ma ora il livello è altissimo in MotoGP, c’è già stato un ricambio generazionale ma dal canto mio devo solo pensare ad essere il migliore della Moto2, poi le cose vengono naturali”.

Ad ogni modo ora occorre pensare alla prossima gara ossia Phillip Island, dove Marini potrebbe imparare ancora qualcosa.

“La pista è fantastica ma le gomme sono un po’ troppo dure e faccio spesso fatica, ma dovrò aspettare le FP1 per avere un quadro più chiaro. Phillip Island è davvero una gara particolare, spesso di gruppo e dove la scia è fondamentale. Una gara di gruppo potrebbe aiutarmi perché credo che migliorare nel corpo a corpo con tanti piloti sia l’unica cosa che mi manca in vista del prossimo anno”.

 

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