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Harley Davidson: torna la sportiva VR 1000?

Una sportiva semicarenata caratterizzata da uno stile che riprende alcuni concetti visti con la moto presentata nel 1994 e che corse in SBK

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Arriva una Harley sportiva? O forse meglio dire... torna? L'inversione di tendenza (quanto meno parziale) che attraversa la filosofia Harley Davidson di questi ultimi periodi sembra non fermarsi alla proposizione di mezzi naked o tourer. Nei piani della casa di Milwaukee ci sarebbe anche una moto sportiva. Un mezzo che, senza troppo stravolgere i dettami dello stile Harley, ripropone dei concetti già visti in passato con la bicilindrica VR 1000, presentata negli anni '90.

Una moto che al periodo non raccolse i risultati sperati, sia in pista che sui mercati, troppo lontana dal DNA del colosso statunitense; moto che oggi, sfumata di troppa sportività, potrebbe funzionare, in un periodo dove le proposte di stampo heritage o Cafè Racer sembrano raccogliere più di qualche consenso tra gli appassionati.

Un modellista al lavoro sul manichino che riprende i concetti della VR 1000 (in primo piano)

Qualche cosa in proposito si era già intravista lo scorso anno, quando in un video con il quale veniva annunciato il futuro Harley, si intravedeva una sagoma in clay (l'impasto di argilla usato dai modellisti) con in primo piano il muso della sportiva VR 1000.
Da quanto visto, la moto riproponeva una parte frontale con semicarena, come l'antesignana. La conferma arriva poi da alcuni disegni relativi proprio al frontale che mostrano le forme di cupolino e semicarena in unico pezzo.

Le linee del frontale della prossima proposta H-D

Resta da capire come sarà questo (nuovo) futuro sportivo sui mercati. Nel 1994 venne presentata la VR 1000 che corse anche diverse stagioni (fino al 2000) nella serie AMA (l'odierna MotoAmerica) con in sella piloti del calibro di Miguel Duhamel, Doug Chandler e Scott Russell, per citarne alcuni. Purtroppo i risultati non furono esaltanti ed anche i mercati non accolsero con molti favori quella moto troppo "diversa" per essere una Harley, pur riconoscendogli un certo stile, personale e fortemente caratterizzato, oltre che da una tecnica da sportiva di razza, con telaio doppio trave perimetrale in alluminio, dal bicilindrico a V con 8 valvole da 150 CV raffreddato ad acqua. Ipotizziamo, dunque, un mezzo più votato al mondo delle Cafè Racer piuttosto che alla SBK, anche in considerazione del fatto che oggi, a differenza di 25 anni fa, sedersi al tavolo delle supersportive non rappresenti un grosso affare in termini di numeri e clientela.

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