Le Yamaha fanno la voce grossa a Motegi nel primo turno di libere con un tris di M1 davanti a tutti: Vinales, Quartararo e Morbidelli nell’ordine. Sulla pista giapponese la M1 sembra trovarsi particolarmente a suo agio, anche se sia Maverick che Fabio a fine turno hanno montato una nuova gomma morbida al posteriore, al contrario della migliore concorrenza, che in questo caso ha i nomi di Marquez e Dovizioso.
La classifica comunque ha l’ultima parola e Vinales la comanda con il tempo di 1’45”572, circa due decimi e mezzo più veloce del compagno di marca Quartararo. Morbidelli è invece a poco più di 4 decimi, ma Franco ha fatto il suo migliore tempo con la gomma media.
Manca all’appello la Yamaha di Valentino, 12° in classifica. Rossi ha però deciso di continuare con le gomma media posteriore usata (come Marc e Dovi) e di non tentare l’attacco al tempo. Inoltre, il Dottore ha fatto un passo indietro per quanto riguarda la configurazione della sua M1: abbandonando forcellone in carbonio e doppio scarico su cui aveva puntato nelle gare precedenti.
Nonostante l’exploit Yamaha, Marquez rimane il favorito, con il suo 4° posto senza avere cambiato gomme. Anche così Marc è riuscito a lasciarsi alle spalle le due Suzuki di Rins e Mir, entrambi con gomma morbida. Stessa scelta anche per Jack Miller, che con l’8° posto è il migliore pilota Ducati nelle FP1. Non bisogna però sottovalutare Dovizioso, che è alle sue spalle, staccato di 9 millesimi, ma con la gomma media.
Alle spalle del Dovi ci sono la KTM di Pol Espargarò e la Honda di Crutchlow, che hanno preso gli ultimi due posti disponibili in top ten, lasciando fuori l’Aprilia di Aleix. Questa volta non è troppo distante dal compagno di squadra Andrea Iannone, 14° dietro a Danilo Petrucci, altro pilota ad avere deciso di non cambiare gomma.
Continuano le difficoltà per Lorenzo, 19° dietro anche a Nakagami, Kallio, Oliveira e Abraham. Jorge non è riuscito neppure a sfruttare la scia di Marquez in un giro per scalare la classifica e il suo ritardo da Vinales super il secondo e 8 decimi.
Non una buona partenza neppure per Pecco Bagnaia, 20° alle spalle del maiorchino. Peggio di lui hanno fatto solo Guintoli, Rabat e Syahrin.
I TEMPI