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MotoGP, Bagnaia: "Sono meno distante dai migliori di quanto sembri"

"Il problema è lo stesso da inizio anno: la frenata. Devo cambiare il mio stile di guida e mi sta richiedendo più tempo di quanto pensassi"

MotoGP: Bagnaia: "Sono meno distante dai migliori di quanto sembri"

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Pecco Bagnaia aveva iniziato l’anno puntando al titolo di migliore debuttante dell’anno in MotoGP. Nei test invernali sembrava essere un obiettivo alla sua portata, ma la stagione si è rivelata ben più difficile del previsto. Anche lasciando stare l’enfant prodige Quartararo, a 4 GP dalla fine, il pilota di Pramac ha in classifica 24 punti meno di Mir e solo 5 in più di Oliveira.

Il problema è ancora l’adattamento alla Ducati, che richiede uno stile di guida completamente diverso da quello a cui era abituato Pecco, che puntava sulla percorrenza di curva e non sulla frenata. Il problema è chiaro, ma risolverlo non è una passeggiata. Motegi è però un circuito stop-and-gp, come si dice, che potrebbe essere una palestra perfetta per Bagnaia.

Questa è una pista che si adatta bene alla Ducati e che mi piace molto, l’anno scorso avevo fatto una bella gara - ricorda - Bisognerà vedere quali condizioni troveremo, perché è prevista pioggia per sabato e domenica. Sicuramente sull’asciutto porterò avanti il lavoro iniziato in Thailandia, continuando a irrigidire maggiormente l’anteriore in modo da usare maggiormente i freni”.

A inizio stagione pensavi che il tuo apprendistato sarebbe durato così a lungo?

Non me lo aspettavo, perché a inizio dell’anno il mio problema erano le staccate e oggi il mio problema rimangono le staccate. È un qualcosa che evidentemente mi sta costando più tempo per risolverlo di quanto pensassi. Ho sempre guidando in un determinato modo e cambiare stile è difficile. Nell’ultima gara ho fatto un passo in avanti ma sicuramente c’è ancora del margine”.

Da parte tua o sul setup della Ducati?

Sicuramente c’è più margine dal parte mia, la cosa importante è usare a proprio favore i pregi della Desmosedici. Stiamo lavorando tanto, ma è molto difficile perché siamo al top del motociclismo e un piccolo passo in avanti non basta per potere stare nei primi 10. In Thailandia ci sono andato vicino, sono riuscito a essere più costante per tutto il fine settimana e devo ripetermi anche qui”.

Credi che basterà risolvere quel problema per affacciarti nella parte alta della classifica?

Non c’è bisogno di un reset, ma solo guidare la Ducati come si dovrebbe fare. Stiamo parlando di togliere 6 decimi al giro, non 2 secondi, quindi non siamo così lontani come sembra, anche se in MotoGP non appena sei fuori dai primi 5 si parla di un brutto risultato. Siamo concentrati e appena riusciremo a inquadrare la situazione staremo davanti”.

Qual è il piano per questo fine settimana?

Cercherò di essere costante e di lavorare molto con le gomme usate e stare nei primi 10”.

Essere in moto per 3 fine settimana di fila potrà aiutarti nei tuoi progressi?

Questa pista e la Malesia potranno aiutarmi a lavorare sulla staccata, mentre a Phillip Island le frenate non fanno una grande differenza. Anzi, sul quel circuito è la percorrenza a essere importante. Dovrò sfruttare queste due occasioni per migliorare”.

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