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SBK, Laverty: “La Dorna ha fatto pressione per farci correre”

“Rea mi ha deluso, è il nostro rappresentante e non voleva gareggiare. Questa pista non avrebbe mai dovuta essere omologata”

SBK: Laverty: “La Dorna ha fatto pressione per farci correre”

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Tra i sei piloti che non sono scesi in pista sabato a El Villicum c’era anche Eugene Laverty. Il portacolori GoEleven ha infatti deciso di non partecipare a Gara 1, una scelta condivisa anche da Davies, così come gli alfieri GRT e quelli Honda.

A tal proposito, il pilota della Ducati ha voluto esprimere il proprio punto di vista per motivare la decisione.

Avevamo concordato con gli Organizzatori di incontrarci dopo la Superpole per capire e confrontarci in merito alle condizioni del tracciato – ha esordito Eugene, parlando ai microfoni di bikesportnewsal mattino infatti la temperatura era più bassa rispetto al pomeriggio, di conseguenza serviva una valutazione in vista di Gara 1”.

Laverty ha quindi spiegato l’accaduto.

“Improvvisamente è successo che l’Organizzatore è andato dai rispettivi team manager con l’intento di mettere pressione a ognuno di loro per farci correre. È stato un qualcosa di surreale. Noi piloti, circa il 90%, eravamo dell’idea di non correre, nonostante ci fossero alcuni che la pensavano diversamente”.

A quanto pare c’era una sorta di Piano B.

“L’idea era quella di non correre sabato, ma recuperare Gara 1 domenica, in modo che domenica potessero esserci due gare, dato che al mattino le temperature più basse lo avrebbero consentito. Alla fine però molti hanno piloti hanno cambiato idea e tra questi c’era anche Rea. Johnny inizialmente era tra quelli che non volevano correre, poi è sceso in pista. In quanto a rappresentante di noi piloti sono molto dispiaciuto per il suo comportamento, gli dovrò parlare”.

Il portacolori GoEleven vuole essere molto diretto sull’argomento.

“Questa pista non avrebbe mai dovuto essere omologata. Che senso ha avere degli standard di omologazione se poi non vengono rispettati? Capisco che poi ci sono delle pressioni da parte delle tv, ma la sicurezza viene prima di tutto. Il livello dell’asfalto non era infatti conforme ai requisiti ed era abbastanza evidente”.

      

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