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SBK, Bautista vs Rea: l’anomalia di un duello mai esistito

Johnny e Alvaro hanno catturato i riflettori del Mondiale Superbike, ma in pista è come se mai si fossero realmente sfidati

SBK: Bautista vs Rea: l’anomalia di un duello mai esistito

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La stagione 2019 del Mondiale Superbike è stata quella del duello per il titolo Mondiale tra Alvaro Bautista e Johnny Rea. Sono stati infatti loro i protagonisti per la corsa al trono delle derivate, che alla fine ha incoronato per la quinta volta consecutiva il Cannibale.

Un annata che ha visto Alvaro dominare le prime undici gare, per poi iniziare a sciogliersi come neve al sole, lasciando il testimone al nordirlandese, che una volta presa in mano la leadership in occasione del weekend di Donington non se l’è più fatta sfuggire. Di sicuro i colpi di scena non sono mancati in questo Campionato delle derivate, dal momento che il copione sembrava inizialmente scritto, invece è stato poi stravolto. Alzi la mano chi avrebbe mai pensato a una debacle della Ducati e di Bau Bau dopo Jerez? Probabilmente nessuno.

Bautista ha sbagliato, Rea ne ha approfittato, rivelandosi un rullo compressore e vincendo quella che per il nordirlandese è stata la sfida più difficile di tutta la sua carriera. Quando si parla di sfida, in ambito motorsport, si intende ovviamente il confronto con uno o più piloti per poi arrivare a decretarne il vincitore.

A tal proposito sorge però spontaneo l’interrogativo: quando mai abbiamo visto Rea e Bautista duellare tra di loro? Ovviamente non siamo qua a chiedere un testa a testa all’ultimo metro come quelli dei tempi d’oro della Superbike, tanto meno una bagarre in stile Imola tra Bayliss ed Edwards.

Se in MotoGP Marc Marquez ha dominato il Mondiale 2019, sconfiggendo il diretto rivale Andrea Dovizioso, è doveroso sottolineare che in alcune fasi della stagione abbiamo assistito a un confronto diretto tra i due. È il caso del Qatar, quando il forlivese vinse per una manciata di millesimi, oppure del Red Bull Ring, con quel sorpasso all’ultima curva dopo un GP tirato tra i due. E che dire poi del Mugello, nonostante in quell’occasione ci fu il terzo incomodo Petrucci.

In Superbike, invece, a parte la Superpole Race di Phillip Island e quella piccola scaramuccia di Buriram, non si è mai assistito una sola volta a un confronto diretto tra Bautista e Rea. Più volte, in occasione dei media scrum del venerdì, abbiamo chiesto ad entrambi i piloti, visti i loro passi gara espressi, se fosse arrivato il momento per vedere finalmente un confronto tra lo spagnolo e il Cannibale. Invece, ogni volta, siamo sempre stati smentiti. Imola, Misano, Jerez, Donington, e via dicendo.

Non eravamo certo qua ad aspettarci una battaglia a colpi di carenate tra i due, come a dire panem et circenses, quello no, assolutamente. Ma il mancato confronto tra Bautista e Rea ci dispiace non poco. Già, perché sarebbe stato utile a capire quali fossero i punti forti e quelli deboli di uno o dell’altro, oppure lo stile adottato da un pilota cresciuto con lo stampo MotoGP e quello di uno nato con la Superbike, così come il potenziale espresso da una moto piuttosto che dall’altra.

Ne sarebbe uscito un tratto interessante, da analizzare e mettere a confronto, in modo da capire quanto fossero diversi o simili Johnny e Alvaro, invece ci resta il rimpianto per una stagione che va a chiudersi tra luci e ombre. Restano però ancora due appuntamenti, Argentina e Qatar, chissà mai che questi round conclusivi possano diventare l'occasione per essere smentiti.    

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