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SBK, Superbike 2020: la faccenda Kiefer e il tango dei solitari

La squadra tedesca cerca spazio sulla griglia, mentre l’arrivo dell’americano Garrett Gerloff ha scatenato un nuovo effetto domino sul mercato

SBK: Superbike 2020: la faccenda Kiefer e il tango dei solitari

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Questo weekend la Superbike sarà di scena in Argentina, sulla pista di El Villicum, per quello che sarà il penultimo appuntamento della stagione. In ballo c’è ancora il titolo costruttori, un affare tra Kawasaki e Ducati, così come il terzo gradino del podio, che vede in lotta Alex Lowes, Michael van der Mark e Toprak Razagatlioglu.

Se da una parte i riflettori saranno puntati sulla pista di San Juan, dall’altra il paddock guarda già al 2020, dove si cerca di capire quali novità ci saranno. Negli ultimi mesi si è infatti parlato di nuovi team che sbarcheranno nelle derivate. Si è vociferato di Brixx e Motocorsa, entrambi con Ducati, ma soprattutto di Kiefer.

Come ormai noto, la squadra tedesca lascerà il paddock del Motomondiale a fine stagione e l’obiettivo è quello di compiere il salto in Superbike. Proprio per questo motivo, Jochen Kiefer ha già iniziato da tempo a parlare con i Costruttori, così come con Gregorio Lavilla, al fine di trovare spazio sulla griglia e capire come muoversi. Il team manager ha avuto  modo di parlare con i vertici Kawasaki e Yamaha, ma in entrambi i casi il riscontro è stato negativo. Kawasaki si affida infatti a Puccetti e Pedercini quali team satellite, mentre Yamaha ha già GRT e Ten Kate, con quest'ultimo che nella prossima stagione schiererà addirittura una seconda moto. Niente da fare nemmeno con Honda, impegnata a valutare il proprio 2020 al fianco di Althea Moriwaki vista l’entrata di HRC.

Attualmente sembrano quindi esserci due sole opportunità per Kiefer, ovvero Ducati, con cui c’è stato un incontro in occasione del weekend di Aragon della MotoGP, e BMW, che al momento non ha un team satellite in Superbike. Per quanto riguarda la Casa tedesca, c'è però da quanto sia reale l'interesse in Germania di avere a disposizione un secondo team dopo questa prima stagione. Oltre a tutto, c'è poi il nodo legato al budget, dal momento che per mettere in atto un’operazione del genere le cifre si aggirano al di sopra dei due milioni di euro.

Viste le attuali tempistiche, la partecipazione di Kiefer al Mondiale 2020 rischia quindi di essere una corsa contro il tempo a tutti gli effetti, dal momento che siamo a inizio ottobre e ancora non c’è una Casa disposta a sposare il progetto. La sensazioni è quindi quella di un progetto che rischia di partire in ritardo. Non dimentichiamoci infatti che il 13 novembre le moto saranno già in pista ad Aragon per il primo test invernale in ottica 2020 e di conseguenza viene da pensare che Kiefer non ci sarà.

Se da una parte ci sono i rebus legati ai team, dall’altra tengono banco quelli dei piloti. Già, perché l'arrivo dell'americano Garrett Gerloff in Yamaha GRT, sostenuto da Yamaha USA, ha dato nuovo un mezzo scossone alle trattative. Ne sa qualcosa Sandro Cortese, che si sta guardando attorno per capire cosa fare la prossima stagione. Per lui potrebbe esserci una possibilità con Ten Kate, dal momento che la squadra sfoggerà una seconda moto, ma allo stesso tempo il suo nome resta nell’orbita Barni qualora Rinaldi non venisse confermato.

E che dire poi di Leon Haslam, scaricato nella giornata di ieri dalla Kawasaki e ora alla ricerca di una sella per il 2020. Per lui potrebbe esserci una possibilità con Pedercini, ovvero l’unica soluzione rimastaq, dal momento che in caso contrario sarebbe costretto a tornare nel BSB. Un Campionato che potrebbe attendere anche Leon Camier, qualora in Superbike non ci fossero offerte per il britannico. Alla lista degli appiedati si aggiunge anche il nome di Leandro Mercado, nonostante quest’ultimo sia seguito con interesse da Go Eleven, a caccia di un sostituto per il dopo Laverty.  

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