Tu sei qui

SBK, Ducati-Bautista, un'occasione sprecata anche per la Superbike

Con MotoGP e Serie A ferme ai box, l'eventuale lotta iridata in prima serata avrebbe rilanciato l'appeal delle derivate, invece il Mondiale si chiude tra luci e ombre

SBK: Ducati-Bautista, un'occasione sprecata anche per la Superbike

Share


Sembrava ieri quando siamo partiti per l’Australia, invece eccoci già arrivati a fine stagione. Ancora due appuntamenti, Argentina e Qatar, poi calerà il sipario sul Mondiale 2019 della Superbike. Come ben sappiamo, in confronto alla MotoGP, le derivate hanno soltanto 13 appuntamenti nel calendario, di conseguenza la conclusione della stagione è anticipata di circa un mese.

Arrivati a questa punto, non resta che goderci i round di El Villicum e Losail, per poi volgere lo sguardo al futuro. Con i giochi iridati ormai chiusi a Magny-Cours, grazie al quinto titolo consecutivo di Johnny Rea, a tenere accesi i riflettori è la bagarre per il Mondiale riservato ai costruttori, così come il terzo gradino del podio nell’assoluta, un affare tra Lowes, van der Mark e Razgatlioglu.

Il piatto forte, purtroppo, è già stato servito con ben tre gare di anticipo e se l’è gustato soltanto il Cannibale, ovvero Rea. Un dispiacere non da poco per gli avversari, in particolare per Alvaro Bautista, che aveva dominato le prime undici gare stagionali, per poi sciogliersi come neve sotto il sole di Laguna Seca, tanto da sprofondare nella classifica e bruciare in tre appuntamenti la bellezza di 145 punti.

Se ne va così una stagione tra rimpianti e delusioni, in particolare in casa Ducati, dal momento che questo 2019 sembrava essere l’occasione giusta per mettere le mani su un Mondiale che a Borgo Panigale mancava da ben troppo tempo. Masticano amaro, probabilmente, anche gli appassionati, che avrebbero sicuramente apprezzato una sfida fino all’ultimo tra Rea e Bautista. Già, perché se in MotoGP Marc Marquez aveva fatto capire con largo anticipo che aria stava per tirare, in Superbike, fino a Laguna Seca, si iniziava a preannunciare un duello all’ultimo tra Alvaro e Johnny per avere la certezza aritmetica del titolo.

Di tutto ciò avrebbe ringraziato innanzitutto la Dorna, così come gli appassionati, e ovviamente le tv che detengono i diritti del Campionato. Nel nostro caso Eurosport e Sky, con la pay-tv che per ironia della sorte si è ritrovata praticamente obbligata ad accollarsi i diritti tv delle derivate a seguito del rinnovo triennale della MotoGP la scorsa estate.

Tornando al presente, in un weekend come quello che ci porta a El Villicum, con MotoGP e Serie A ferme ai box, la Superbike in prima serata alle ore 21 sarebbe stata senza dubbio uno dei piatti forte da gustare, capace forse di arrivare a conquistare anche quella fetta di pubblico che va oltre il tradizionale appassionato per fare poi da slancio in vista dell'eventuale gran finale del Qatar.  

I numeri e l’appeal riscosso durante la stagione dal Circus non mentono. Ne è un esempio il round di Donington, quando i dati diramati da Sky e TV8, in merito agli ascolti della Superbike, risultarono superiori  a quelli della MotoGP al Sachsenring col dominio di Marquez, vista la concomitanza dei due appuntamenti nello stesso weekend.   

Che dire quindi: nella mancata sfida iridata i rimpianti e le delusioni sono quindi da distribuire un po’ tra tutti. Sarebbe stato il trampolino di lancio ideale verso un 2020 che si preannuncia all’insegna delle novità tra Bautista in Honda, Redding in Ducati, Laverty in BMW e Rea chiamato a fare sei.

__

Articoli che potrebbero interessarti