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MotoGP, Iannone 16° ma sereno: "Un inizio migliore del previsto"

"Non ho sfruttato il giro e ne pago le conseguenze, devo migliorare nel tratto veloce". Espargarò è 7°: "Usare l'assetto di Aragon sta pagando" 

MotoGP: Iannone 16° ma sereno:

Il venerdì di Buriram si è chiuso, ed in casa Aprilia la giornata si può considerare tutto sommato positiva. Aleix Espargarò infatti è riuscito a portare la sua RS-GP in settima piazza, ed Andrea Iannone pare ottimista nonostante la 16° piazza. L’azzurro infatti racconta la sua giornata con positività, evidenziando come le sensazioni siano migliori rispetto al previsto.

“Oggi le cose sono andate meglio di quanto mi aspettassi - apre Andrea - purtroppo non sono mai stato bravo sul giro secco e ne pago le conseguenze, ma stiamo lavorando anche su questo frangente. Ho delle sensazioni positive e credo che, con poche modifiche mirate, potremmo essere in grado di fare un bel salto in avanti”.

Il pensiero corre dunque a domani, ed Andrea ha chiaro nella mente in quale settore vorrebbe vedere un miglioramento. “Per domani vorrei trovare qualcosa che mi permetta di perdere meno nel tratto veloce, dove rispetto ad Aleix mi mancano 3 decimi".

Il già citato Espargarò, come detto, è settimo al termine della prima giornata, continuando sul trend positivo iniziato in quel di Aragon.

"Ieri abbiamo analizzato con molta attenzione l’assetto utilizzato lo scorso anno ed abbiamo deciso di partire con una configurazione completamente diversa. Sono partito con l’assetto di Aragon e mi sono sentito bene da subito: dobbiamo però ancora migliorare qualcosa nei primi due settori dove fa molta differenza poter sfruttare una scia”.

Il lavoro da fare ora pare essere incentrato sulle gomme, senza perdere la retta via o le buone vibrazioni che circondano attualmente il box del numero 41.

“Se guardiamo la classifica i distacchi sono minimi, credo che nel nostro caso la differenza la stia facendo anche la positività che ci portiamo da Aragon. Ora dobbiamo continuare a lavorare sulla scelta delle gomme: se all'anteriore non ho grossi dubbi sulla dura, dietro ho la possibilità di valutare sia la media che la morbida. Fare la scelta giusta potrebbe essere vitale, specialmente pensando al finale di gara”.

Audio raccolto da Marco Caregnato


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