Un ritorno a tempo di record per provare a correre per Pol Espargarò, la certezza di riuscirci non la ha nemmeno lui che, dopo la frattura del polso sinistro e l'operazione, ha bruciato le tappe per essere presente a Buriram.
“E’ stata lunghissima settimana per me - ha detto Pol - mi sono allenato molto per cercare almeno di provare a correre qui in Tailandia. Ho fatto molta fisioterapia e crioterapia, oltre che una terapia magnetica anche mentre dormivo. Insomma, qualsiasi macchinario pensabile l’ho utilizzato e non è stato neanche troppo doloroso. I dottori hanno fatto un lavoro straordinario ed è grazie a loro che sono qui”
L'intervento ha risolto la frattura al polso, ma perchè ti abbiamo visto senza tutore?
"Mi hanno fatto un taglio abbastanza grande, ho 14 punti - ha continuato il pilota KTM - e mi hanno inserito una placca per riparare la frattura, che comunque non era “bruttissima”. Non porto il tutore perché non mi piacciono molto e poi preferisco un recupero attivo”.
Senza Zarco e con Pedrosa che ha rifiutato di salire in sella per un weekend di gara è importante per il team che tu sia sempre presente. E' una responsabilità che pesa?
“So che KTM ha bisogno di me - ha detto Espargarò - ma gli infortuni sono parte di questo sport. L’unico modo per migliorare una moto è spingerla al limite e farlo in modo continuativo. E’ per questo che ci tengo molto a correre qui. Sarei potuto stare a casa, sarebbe stato meglio per il mio infortunio ma volevo continuare a sviluppare la moto per KTM che sta puntando molte energie su questo progetto”.
La caduta che ti ha procurato l'infortunio è stata molto strana, avete trovato la causa guardando i dati?
“Non so ancora perchè sono caduto. E’ stato strano, abbiamo confrontato i dati con quelli di Kallio e non c’era nessuna differenza, anzi, lui andava più veloce di me. La posizione della moto non era la migliore ma è una cosa che fa arrabbiare perchè quando cadi cercando il limite è un conto, quando cadi in quel modo è un altro. Anche Suzuki ha avuto un problema del genere con Mir”.
Durante la settimana hai provato il simulatore della Clinica Mobile di Andorra. Come ti è sembrato? Aiuta?
"Mi ha stupito - ha detto Espargarò - è molto fisico e mi ha fatto fare un buon lavoro. Ho usato una on board di Marquez che è sempre bello perchè sembra di andare molto forte” ha scherzato.
Audio raccolto da Marco Caregnato