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SBK, Melandri: “La Yamaha non risponde alle mie richieste”

“La moto non si adatta a quelle che sono le mie caratteristiche e non sono felice. La nuova R1? Avrà lo stesso carattere di quella attuale”

SBK: Melandri: “La Yamaha non risponde alle mie richieste”

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Marco Melandri si è garantito un piazzamento nei primi sei posti a Magny-Cours. Un risultato che soddisfa in parte le ambizioni del romagnolo, dal momento che ancora una volta si è ritrovato a fare i conti con una R1 non proprio

È vero che in termini di classifica il piazzamento può essere considerato positivo, il fatto è che questa moto è completamente diversa da quelle che sono le mie caratteristiche – ha esordito - ho fatto il possibile per adattare la R1 al mio stile, ma non ci sono riuscito. Abbiamo lavorato duramente, ma purtroppo non siamo riusciti a trovare la soluzione ai problemi”

Marco poi nel dettaglio

La Yamaha è particolarmente rigida, impossibile da fermarla e fatico nel farla girare – ha analizzato – tra l’altro non riesco a mettere le gomme a terra. Come detto abbiamo lavorato duramente, ma la R1 non segue quelle che sono le mie indicazioni nella guida”.

Di sicuro non è questo l’addio che Melandri sognava di dare alla SBK.

“Ho sofferto in tutti i weekend di gara. A Phillip Island, quando c’era poco grip mi trovavo bene, dato che dovevo salvaguardare le gomme e di conseguenza riuscivo a essere veloce. Poi da Buriram in avanti sapete com’è andata. Il carattere della moto richiede uno stile di guida che vada a sfruttare il posteriore, mentre io prediligo l’anteriore. Peccato, perché tutte le volte che torno a casa non sono mai felice viste le difficoltà”.

L’ultima battuta riguarda invece la R1 del 2020.

“Penso che il carattere della nuova M1 sarà lo stesso di quella attuale, per il resto io non ci sarò il prossimo anno”.

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