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SBK, FP2 - Rea torna a ruggire sul bagnato, Bautista resta ai box

Il Cannibale precede la BMW di Sykes e la Kawasaki di Haslam, oltre ad Alvaro non scendono in pista nemmeno Davies, van der Mark e Lowes

SBK: FP2 - Rea torna a ruggire sul bagnato, Bautista resta ai box

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Pioggia protagonista a Magny-Cours, non solo al mattino, ma anche al pomeriggio, dove i piloti sono stati costretti a fare i conti con le avverse condizioni meteo. C’è chi ha preferito evitare di correre rischi inutili, rimanendo fermo al box. È il caso di Alvaro Bautista, vittima di una caduta nel corso del mattino alla prima curva, così come di Chaz Davies, il quale ha trascorso gran parte della FP2 a parlare con Stefano Cecconi, presente nei box del circuito francese.

Oltre ai due portacolori Ducati si è aggiunto alla lista pure Eugene Laverty, così come i due alfieri Yamaha, ovvero Michael van der Mark e Alex Lowes. Poco importa però all’olandese, che chiude il venerdì al comando della combinata, dal momento che nessuno è stato in grado di migliorare il tempo del mattino.

Chi ha invece preferito non fare calcoli e sfidare il meteo è stato quindi Johnny Rea, autore del riferimento pomeridiano sul bagnato in 1’54”548 . Il Cannibale della Kawasaki ha mostrato il proprio potenziale sotto la pioggia, tanto da rifilare a Tom Sykes, primo degli inseguitori, oltre due decimi di distacco. Nei piani alti della classe spicca anche la ZX-10RR di Leon Haslam, nonostante il secondo di ritardo dal compagno. Leon riesce però a precede la prima delle Honda, ovvero quella di Kiyonari.

Nei primi cinque di questa FP2 spicca anche la prima delle Yamaha, ovvero quella di Loris Baz, seguito dalla Fireblade del rientrante Leon Camier. Il britannico sta cercando di ritrovare le giuste sensazioni in sella alla moto, a seguito della caduta del round di Imola che lo ha tenuto fuori per metà della stagione. Lo incalzano Reiterberger e Rinaldi, i cui nomi sono al centro del mercato, mentre Alessandro Delbianco chiude la top ten. Da registrare nei minuti conclusivi del turno la caduta di Sandro Cortese, il quale non ha riportato conseguenze.

Come anticipato in precedenza, nessuno ha saputo migliorare i crono della mattinata.  

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