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MotoGP, Pernat: “Rossi e Lorenzo stanno iniziando a pensare al ritiro”

“E la stessa cosa vale anche per Dovizioso, senza Marquez in squadra il Mondiale non lo vinci, dato che contro di lui non c'è nulla da fare”

MotoGP: Pernat: “Rossi e Lorenzo stanno iniziando a pensare al ritiro”

Marc Marquez, ancora lui, sempre lui! Il Re di Aragon è ancora una volta il 93, che nella domenica del Motorland sbaraglia la concorrenza, mettendo in atto l’ennesimo dominio stagionale. Un successo che gli consente di mettere nel mirino l’ottavo titolo iridato già a Buriram, chiudendo così i giochi con quattro gare d’anticipo.

Marquez a parte, in Spagna si è rivisto Andrea Dovizioso, di nuovo sul podio dopo due GP, mentre domenica nera per Valentino Rossi, il quale ha incassato oltre venti secondi dal 93.

Ecco quanto accaduto nell’ultimo appuntamento della Motomondiale secondo l’occhio attento del nostro Carlo Pernat.

“I numeri parlano chiaro, dato che siamo di fronte a un fenomeno di 26 anni, che è terzo come numero di Mondiali vinti e ora sta per passare Valentino, mettendo allo stesso tempo nel mirino Agostini. Fossi in Giacomo inizierei a gufare, anche perché Marquez ha davanti ancora otto anni di alto livello e non ha avversari in grado di batterlo. La Honda deve ringraziarlo e tenerselo stretto, perché senza di lui parleremmo della Honda come dell’Aprilia. Se per caso dovessi mettermi nei panni di un rivale di Marc, nel momento in cui incassi un secondo nelle libere, ha già capito di aver perso in partenza, anche perché lui ti tritura così. Ad Aragon Marquez poteva vincere con ulteriore vantaggio. A parte la sua vittoria, c’è poi il mercato che tiene banco, dato che le trattative per il 2021 sono già iniziate, una cosa per certi versi simile a quando la Ducati prese Lorenzo. Il fatto è che qua stiamo già pensando tra due stagioni e in 41 anni di carriera non ricordo una cosa del genere. Una volta i contratti li facevamo a giugno, ora invece è tutto anticipato. Credo serva una regolamentazione da parte della Dorna, con una finestra riservata alle trattative tra luglio e novembre. Se non si facesse così, il rischio è che a metà della prossima stagione, accade che un pilota ha già il contratto in tasca per il 2021 con un’altra Casa e di conseguenza il Campionato perde di valore. Rimanendo in tema di mercato, pare chiaro che chi non ha Marquez in squadra non vince il titolo, forse è anche per questo che il mercato si muove così in anticipo. Io sono convinto che la Ducati prenderà Vinales, mentre le Yamaha porterà nel team ufficiale Quartararo. Oltre ai piloti c’è poi il mercato dei tecnici e sotto questo punto di vista la Ducati deve fare molta attenzione, perché qualcuno sta già prendendo altre strade. Infine c’è la questione Lorenzo e su questo punto voglio soffermarmi. Io penso che dietro all’addio di Zarco alla KTM ci sia una strategia, dato che un pilota come Johann non rinuncia di colpo a 2 milioni, visti i compensi precedenti. Credo che Jorge corra con la paura e per come siamo abituati a conoscerlo lui non può gareggiare così, dato che uno come Lorenzo serve al Motomondiale. Se lui ha questo timore gli conviene a fine anno di mollare le armi, anche se non sarà cosa facile per un campione del suo calibro. Dentro di me rimango comunque convinto che dietro tutto ciò ci sia una strategia per portare Zarco in Honda. Per quanto riguarda Rossi che dire, può navigare attorno al podio, anche se qualche idea nella testa come a Jorge inizia a ronzare pure a lui. E lo stesso discorso vale anche per Dovizioso, che potrebbe salutare a fine del prossimo anno, a meno che non firmi per KTM”       

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