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MotoGP, Vinales: "Non potevo lottare contro le Ducati"

"Quando ho sentito Dovizioso alle mie spalle, ho capito che non sarei salito sul podio. Negli ultimi 4 giri si è trattato di sopravvivere"

MotoGP: Vinales: "Non potevo lottare contro le Ducati"

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Nonostante il podio sfumato all’ultimo giro, Maverick Vinales è soddisfatto della sua gara ad Aragon. “Essere il primo pilota Yamaha al traguardo è importante” uno dei motivi di soddisfazione. Però è anche innegabile che le M1 sembravano più in forma gli scorsi giorni, mentre in gara non sono riuscite a ripetersi, oltre a soffrire in maniera quasi imbarazzante la velocità delle Ducati in rettilineo.

“In verità non mi aspettavo niente di più - corregge lo spagnolo - perché ho tenuto lo stesso passo che nelle prove libere, sono state le Ducati a migliorare ed è stata una sorpresa. Ho dato tutto me stesso ma quando a 6 giri dalla fine ho visto Dovizioso vicino a me, ho capito che ero nei guai. Non avevo nessuna possibilità di lottare contro le Ducati, anche se ci ho provato, anche se Jack non mi avesse passato sul dritto, lo avrebbe fatto in frenata”.

Forse a influire sulle prestazioni di Maverick è stata anche la scelta della gomma dura al posteriore, mentre i piloti sul podio montavano tutti la morbida.

Ho avuto un grosso calo dello pneumatico posteriore nel finale di gara, soprattutto sul lato sinistro, praticamente negli ultimi 4 giri per me si è trattato di sopravvivere - racconta - Non penso, però, che la gomma morbida sarebbe andata bene sulla M1. Non saprei dire di più, magari se ci fosse stata la pista asciutta nel warm up avrei potuto riprovarla questa mattina”.

La mancanza di tempo è stata un limite per Vinales. Non solo per le condizioni meteo, ma anche perché ne ha dovuto impiegare per iniziare a provare le nuove parti, come lo scarico.

Se sei un pilota di una squadra ufficiale e vuoi migliorare la moto devi farlo - ammette - In gara, però, ho usato la moto standard perché conosco meglio come reagisce, con le nuove parti è più complicato metterla a punto. Sono anche partito con un setup mai usato prima, che non è certo la cosa migliore, però non mi posso lamentare. Ho migliorato la fiducia all’anteriore in frenata nei primi giri e al traguardo ho preso solo 5 secondi da Marquez, l’anno scorso erano stati 30.

Tutto questo rende lo spagnolo ottimista per il prossimo futuro: il GP di Thailandia.

Buriram è una pista che mi piace, penso potrò fare bene - la sua previsione - Ci sono due rettilinei lunghi, ma anche molte curve dove possiamo fare la differenza. Credo che anche a Phillip Island e Sepang potremo essere competitivi. L’obiettivo da qui a fine stagione? Dovizioso è troppo lontano in classifica, ma posso puntare al 3° posto in campionato”.

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