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MotoGP, Rossi: "Sempre lo stesso problema, ci serve un'idea"

"Non abbiamo lavorato bene nei box, in gara è andata peggio del previsto. Non avevo trazione già dopo 5 giri e ho dovuto rallentare"

MotoGP: Rossi:

Che i rapporti fra il Motorland di Aragon e Valentino non fossero mai stati idilliaci non è mai stato un segreto e la gara di oggi ha aggiunto un altro capitolo al burrascoso rapporto. L’8° posto dietro perfino (non ce ne voglia l’Aprilia) ad Aleix Espargarò è l’immagine di una domenica da dimenticare. A cui si aggiungono i quasi 18 secondi pagati al compagno di squadra Vinales.

Sapevo che sarebbe stato difficile lottare per il podio, ma è andata peggio del previsto - ammette Rossi davanti ai microfoni - Il mio problema? Sempre lo stesso, dopo qualche giro ho dovuto rallentare perché non avevo più aderenza al posteriore”.

È stato un problema di gomme?

No, è stato un nostro problema. Tutte le Yamaha hanno usato la mescola dura al posteriore, però Maverick e Quartararo hanno avuto problemi a 5 giri dalla fine, io 5 giri dopo la partenza. Da un passaggio all’altro ho dovuto alzare i miei tempi di 7 decimi”.

Cosa significa?

Che non abbiamo lavorato bene. Nella seconda parte di stagione, come ho già spiegato, abbiamo cambiato un po’ il bilanciamento della moto e sono migliorato, ma questo problema di mancanza di trazione è rimasto. Dobbiamo cercare di capire il perché da qui a fine anno”.

Hai detto che non avete lavorato bene nel box. Cosa si deve cambiare: metodo di lavoro, persone?

Secondo me è un problema legato all’assetto della moto, più che un nuovo metodo di lavoro ci serve l’idea giusta che ci permetta di risolverlo”.

Tutti i piloti sul podio avevano la gomma morbida al posteriore, non era possibile sceglierla?

Sarebbe stata un vantaggio poterla utilizzare, ma semplicemente sulla Yamaha non funzionava, anche gli uomini di Michelin ci hanno consigliato la dura. Speravo di potere stare nei primi 5, ma invece mi sono ritrovato in grande difficoltà”.

Le condizioni della pista hanno amplificato i problemi?

Questo circuito è sempre stato complicato per me e neanche quest’anno non siamo riusciti a fare bene. L’asfalto non aveva molta aderenza, un po’ come successo a Misano se non peggio, ma venerdì ero partito bene. Sabato sono iniziati i primi problemi e oggi è stata la giornata peggiore, ma non so il perché”.

Vinales dice che, utilizzando le ultime novità portate da Yamaha, sia più difficile mettere a punto la moto.

Questo problema di grip lo avevo già sofferto in Austria e poi a Silverstone, quindi prima che arrivasse il nuovo materiale. Per me è legato a qualcos’altro: la gomma posteriore scivola molto in piega, con la conseguenza di andare più piano e rovinarsi maggiormente”.

Nel confronto con le Ducati, anche la velocità massima è un bel problema.

È il nostro punto debole e lo sanno bene anche gli ingegneri di Yamaha. Sarebbe importante migliorarla per il prossimo anno, perché è molto più facile migliorare i propri tempi in rettilineo e anche lottare contro gli avversari”.

Fra due settimane si andrà in Thailandia, cosa ti aspetti?

“Difficile dirlo, perché la situazione cambia in continuazione. Però l’anno scorso avevo fatto una bella gara, per poco non ero salito sul podio. Speriamo di ripeterci”.

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