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MotoGP, Marquez Re di Aragon, cuore Dovizioso, rimonta ed è 2°

Sul podio del Motorland Miller, 4° Vinales seguito da Quartararo, sorpresa Aprilia con A. Espargarò e Iannone, deludono Rossi e Petrucci

MotoGP: Marquez Re di Aragon, cuore Dovizioso, rimonta ed è 2°

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Le telecamere lo hanno inquadrato poco prima del via, poi ad intermittenza durante la gara , infine quando mimava il pescatore che tira su il pesce che ha appena abboccato. C’è davvero poco da dire di fronte a questa dimostrazione di superiorità annunciata da Marc Marquez ad Aragon. Una lezione in pieno stile quella del 93, che festeggia nel modo migliore la 200^ gara in carriera, allungando nella classifica iridata del Campionato. Tra due settimane, a Buriram, Magic Marc ha già il primo match ball Mondiale.

Potremo avanti per ore a decantare quelle che sono le qualità del portacolori Honda, che non ha rivali sulla propria strada, invece preferiamo concentrarci sulla gara degli umani, ovvero quella si è disputata alle spalle del Fenomeno di Cervera. Per l’occasione il Motorland restituisce il sorriso alla Ducati e ad Andrea Dovizioso. Dopo la caduta di Silverstone e la prestazione incolore di Misano, riecco finalmente il Dovi sul podio. Serviva voltare pagina e il forlivese lo ha fatto, nonostante una partenza che lo vedeva scattare dalla decima posizione in griglia. Per lui si preannunciava un GP tutto in salita, ma il suo passo ha saputo fare la differenza, consentendogli di risalire la china e ritrovare quel podio che mancava dal memorabile successo del Red Bull Ring.

Sorride Andrea e assieme a lui Jack Miller, capace di portare la Ducati del team Pramac nelle prime tre posizioni. Una gara all’insegna della costanza per l’australiano, che nel finale ha sfruttato la potenza del proprio motore per soffiare il podio a Maverick Vinales. Questa volta le Yamaha non compaiono nei primi tre e la cosa sorprende non poco visto quanto espresso al sabato.

Nel finale Maverick ha faticato con le gomme, perdendo il podio, mentre la stella di Quartararo si è spenta a metà gara tanto da arrivare quinto. Per un rookie è senza dubbio una posizione di tutto rispetto, ma per quanto fatto vedere durante l’annata siamo convinti che anche lui si aspettasse qualcosa di più al Motorland dopo il fine settimana da protagonista ad Misano. Rimanendo in tema Yamaha c’è poi il capitolo Rossi. Un GP a tutti gli effetti deludente per il Dottore, incapace di lottare per le posizioni che contano e costretto a recitare la parte da spettatore per tutta la durata della gara. Ci si chiede cosa sia successo al 46, protagonista di una delle più deludenti prestazioni stagionali, a tal punto da incassare quasi venti secondi dal compagno di squadra. Su questo aspetto Valentino avrà molto da ragionare.

Da un italiano all’altro, ovvero Danilo Petrucci, ancora una volta fuori dalla top ten. Inutile nascondersi, il pilota di Terni sembra essere entrato in un tunnel che non consente vie di fuga. Aragon è stata l’ennesima tappa di un 2019 che ha preso una piega che nessuno si sarebbe immaginato. Se da una parte ci sono i delusi, dall’altra non mancano le sorprese, su tutte l’Aprilia. Giù il cappello infatti di fronte al settimo posto di Aleix Espargarò alle spalle di Cal Crutchlow. Una prestazione da incorniciare per lo spagnolo, il quale ha mostrato gli artigli tanto da scacciare le delusioni dell’ultimo periodo. E che dire poi di Andrea Iannone, capace di avere la meglio nel finale su Petrucci.

Nella top ten c’è posto anche per la Suzuki di Alex Rins, che al via ha tirato giù Morbidelli e si è ritrovato 19°. Poi la rimonta che lo ha portato al nono posto davanti alla Honda di Nakagami. Nel post gara il bellissimo gesto che ha visto Alex recarsi al box Petronas per chiedere scusa a Franco. Fuori dalla zona punti Bagnaia, soltanto 16°, 20° Lorenzo.    

 

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