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MotoGP, "Piego da pazzi per far voltare la Honda": è il Luna-Marquez

"Crutchlow ha ragione: la moto non gira ma io ne esalto i punti forti e sono il primo a volerla migliorare. Il titolo  posso perderlo solo io. 200 GP? Il tempo vola, la rimonta all'Estoril uno dei momenti più belli"

MotoGP:  "Piego da pazzi per far voltare la Honda": è il Luna-Marquez

Il “Luna Marc” sbarca ad Aragon, per la gara numero 200 del fenomeno di Cervera. Lo spagnolo ha in mano il titolo 2019, e per la prima volta è lui stesso ad ammetterlo. “Sono realista, questo campionato posso solo perderlo io, spero di vincerlo il prima possibile ma senza fretta, perché questa porterebbe solo errori. Ogni titolo ha una sua storia, ogni anno devi pensare che sia più difficile del precedente. Ho intorno una squadra che mi supporta e la pensa come, quindi ci prepariamo sempre con questa ottica ben impressa".

Marc si guarda per un attimo indietro, ed individua alcuni dei suoi momenti migliori all’interno delle 199 gare corse finora.

“Il tempo passa rapido e il numero è incredibile. L’essere umano ha il difetto di ricordare più le cose negative di quelle positive quindi mi vengono in mente alcuni infortuni, come quello del 2011, ma anche bei momenti come il titolo mio e di mio fratello nel 2014 o la prima vittoria in MotoGP. Un altro bel ricordo è la rimonta del 2010 all’Estoril. Il mio obiettivo in carriera è sempre stato quello di divertirmi e lottare per le gare ed i titoli”.

Tornando al presente Marc guida la classifica come detto, nonostante la Honda 2019 continui a dare noia ai suoi compagni di marca.

“L’obiettivo primario per Honda credo sia che tutti e tre i piloti che hanno la stessa moto, quindi io, Cal e Lorenzo parlino diversamente ma si trovino d’accordo sui punti da migliorare, che ora sono l’ultima parte della frenata ed il girare la moto. Io inclino tanto perché è il modo per farla girare, e questo probabilmente mi differenzia dagli altri, ma sono io il primo a voler rendere la moto sempre più competitiva. Durante la stagione sai cosa guidi, devi evidenziare i punti forti e minimizzare quelli deboli. La moto 2020? E’ ancora acerba ma credo che Honda stia andando verso la direzione giusta”.

La discussione passa poi giustamente sul weekend di Aragon, sul quale incombe il pericolo maltempo.

"Non cambierà la mia strategia in caso di pioggia. L’obiettivo primario è finire la gara ma visto il vantaggio posso provare a lottare per il podio, che è il secondo obiettivo, poi magari possiamo cercare di vincere. Certamente l’arrivo del maltempo potrebbe cambiare la nostra strategia durante le prove. La Yamaha è andata molto forte nelle ultime gare e sarà davanti, Dovi l’anno scorso è stato veloce e potrebbe esserlo anche quest’anno, poi mi aspetto la Suzuki”.

In conclusione Marc dice la sua sul duello Fernandez – Di Giannantonio a Misano, condannando in parte l’azione del connazionale.

“E’ una delle cose di cui abbiamo parlato in safety commission, dato che la parte verde è fuori dal tracciato e il modo in cui è stata utilizzata non è corretta. Se ti tieni il “Jolly” di uscire sul verde per il finale non è corretto: durante la gara della Moto2 ne parlavo con Alberto (Puig ndr) e avevo previsto una battaglia con Quartararo e Vinales, sapendo che erano molto veloci nel curvone e che potevo usare il verde, ma Alberto mi ha chiaramente detto che se lo avessi fatto sarei stato penalizzato. Credo che questo comportamento vada penalizzato, specie negli ultimi giri”.

Audio raccolto da Paolo Scalera

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