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MotoGP, Lorenzo sicuro: "Nella mia testa la parola ritiro non esiste"

"Ho un altro anno di contratto e lo rispetterò. In tre giorni ho recuperato molto di più rispetto alle scorse settimane, ora il mio avversario è il cronometro"

MotoGP: Lorenzo sicuro: "Nella mia testa la parola ritiro non esiste"

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Nuovo weekend, nuova sfida. Jorge Lorenzo arriva ad Aragon ancora alle prese con il recupero dall’infortunio, ma il tempo lenisce le ferite e la cosa vale anche per lo spagnolo. Il 99 infatti sta progredendo, specie sotto il profilo del recupero tra una gara e l’altra.

“Il recupero sta procedendo lento perché sto correndo - apre Jorge - forse non è il miglior modo di ritrovare la forma ma sto meglio, sento che necessito di meno tempo per recuperare da un gran premio all’altro rispetto a prima: dopo Silverstone ho avuto tre giorni per recuperare in vista dei test e non ci sono riuscito, mentre ora dopo tre giorni di riposo sto senza dubbio meglio. Sento ancora dolore ma la mobilità sta aumentando e questo è positivo”.

Le voci sul possibile ritiro del maiorchino ad ogni modo non cessano, ma Jorge continua a dimostrare la sua voglia di scendere in pista.

“Nella mia testa c’è il fatto che ho un altro anno di contratto e voglio rispettarlo, non c’è la parola ritiro. Fisicamente invece è evidente che non sto come prima dell’infortunio, fatico in frenata e nei cambi di direzioni, non sto molto male ma faccio fatica. Al momento sento che la lesione sta migliorando lentamente”.

Nella testa del 99 non possono che esserci anche dei ricordi, anche negativi, come ad esempio la caduta dell’anno scorso proprio ad Aragon.

“Il mio anno nero è iniziato qui, è proseguito in Thailandia, nella pre stagione ed a Assen. Ho avuto quattro lesioni importanti, specie l’ultima, che hanno pesantemente condizionato i miei risultati. Ora il mio nemico è il cronometro, contro cui lotto per essere sempre più rapido. Voglio anche migliore la moto, spero vada di pari passo con la forma fisica”.

Il tema poi diventa la Honda, e Jorge spiega con precisione la situazione della casa alata, almeno da suo punti di vista.

“L’anno passato Honda era carente dal punto di vista della velocità di punta, mentre ora ha colmato la lacuna, ma a mio parere ora ci sono dei problemi in curva. Marc riesce a sopperire a questo è un talento incredibile e sta facendo cose importanti con questa moto”.

Lorenzo prosegue nella spiegazione, puntando la lente d’ingrandimento su di sé.

“Al momento la Honda è una moto per un solo pilota ossia Marc, io certamente sto faticando ma la mia situazione è diversa dagli altri dato che provengo da un brutto infortunio. Ergonomicamente non sono riuscito a progredire nell’ultimo periodo, ma siamo già a buon punto, mentre il problema principale resta l’anteriore”.

In conclusione il pensiero va a domani, prima giornata di prove al Motorland.

Qui ci sarà più aderenza e questo sicuramente aiuterà, anche se c’è da monitorare il tempo, ci sono grandi possibilità che avremo un weekend in condizioni miste. Spero di superare al meglio questa gara, per poi recuperare nel modo corretto in vista della Thailandia”.

 

Audio raccolto da Matteo Aglio

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