Tu sei qui

MotoGP, Dovizioso: “Mi preoccupano più le qualifiche della gara”

Andrea: “Dopo quanto fatto oggi sono molto più sereno rispetto ai test”, Petrucci: “Siamo più forti sul passo gara che sul giro secco”

MotoGP: Dovizioso: “Mi preoccupano più le qualifiche della gara”

È una Ducati che deve rincorre. Già, perché sulla pista di Misano, Andrea Dovizioso ha dovuto fare i conti con un gap di ben un secondo al termine della prima giornata di libere, a tal punto da terminare decimo nella combinata. Nonostante il secondo incassato dalle Yamaha, il forlivese preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno.

Dal punto di vista fisico non ho alcun tipo di problema – ha esordito Andrea – già nei test la situazione era buona e quindi ho affrontato questa prima giornata senza inconvenienti. Oggi abbiamo lavorato su più aspetti, cercando di capire quale fosse il limite del tracciato”.

Dovizioso inizia quindi a trarre le prime considerazioni.

“Purtroppo non ho il passo dei più veloci, ma il gap può essere annullato. Sul passo gara non siamo infatti così distanti come può sembrare. Vedremo quindi quale sarà la competitività della Yamaha, così come quella di Honda e Suzuki”.

Andrea fa quindi un paragone con il 2018, quando vinse il GP.

“Rispetto lo scorso anno ci sono molti più aspetti da valutare. Purtroppo fatichiamo in staccata e percorrenza. Il grip è inferiore, non posso quindi essere aggressivo come voglio in curva e avverto che l’anteriore scivola. Vedremo quindi domani come comportarci in vista del sabato”.

Eppure Andrea cerca di tenere il morale alto.

“Sul giro secco siamo a mezzo secondo del giro veloce, però è normale quando ti manca il grip. A parte ciò penso che sul passo la sensazioni siano migliori”.

Dovizioso ha quindi le idee ben chiare riguardo come comportarsi.

“Dopo il test ero molto preoccupato, però in questi anni ho imparato a dare non più di tanta importanza alle prestazione dei test. Ho quindi cercato di arrivare qua a Misano con serenità e consapevole che potesse esserci del gap. Oggi siamo riusciti a svolgere tutto il lavoro che avevo in programma e sono felice. So che il gap dalla vetta è grande, ma siamo stati in grado di imboccare la giusta direzione, dato che sul passo gara non siamo così messi male. Detto questo, a volte ti devi raccontare qualche bugia fino alla gara (sorride)”.

L’attesa è quindi per il sabato.

“Al momento mi preoccupa più la FP3 che la gara. Al venerdì bisogna stare attenti a fare pronostici, ovviamente stiamo studiando per capire i dettagli e come muoverci in vista del sabato. So che dobbiamo rincorrere, ma in queste occasioni bisogna avere un po’ di esperienza, non serve a nulla incazzarsi. Non è quello che vorremmo, ma siamo riusciti a migliorarci dopo i testi”.

Oltre a Dovi, anche le altre Rosse devono rincorrere.

“Credo che i limiti sono uguali per tutti i piloti Ducati, poi c’è chi dà più importanza a un determinato aspetto piuttosto che un altro. Alla fine tutto sta alla bravura del pilota e del team nel prendere la giusta direzione da seguire”.

Petrucci: "Siamo più forti sul giro secco che sul passo gara"

 

Un posto nei primi dieci è riuscito a garantirselo al momento anche Danilo Petrucci, autore dell'ottavo crono nella combinata al venerdì.  

“È difficile fare un paragone con i test, innanzitutto per quanto riguarda la competitività degli avversari – ha esordito Danilo – sono fiducioso sul passo, piuttosto che il giro secco. Il fatto è che le gomme nuove non danno questo beneficio immediato che tutti noi immaginavamo e di conseguenza fatichiamo sotto questo punto di vista”.

L’alfiere Ducati è cerca quindi di vedere il bicchiere mezzo pieno.

“Io cerco di essere positivo, so cosa serve sulla moto, nonostante sia complicato trovarlo. Purtroppo su quest’asfalto manca un po’ di fiducia e di conseguenza siamo macchinosi. Dentro di me sono comunque convinto che ci sia del margine. Se guardiamo gli altri piloti penso che siamo messi meglio rispetto a quanto si veda. Il problema è cercare di essere forti in qualifica, anche se con gomma nuova stiamo faticando”.

Per il sabato Danilo ha le idee ben chiare

“L’obiettivo minimo è la Q2, dove dovrò rimanere nelle prime due file. Forse la prima è più complicata da raggiungere a differenza della seconda”.

C'è infine la questione gomme.

"Come ben  sapete la Michelin porta in pista tre soluzioni per la gara, le quali non presentano sostanziali differenze l'una dall'altra. Questo è senza dubbio un aspetto importante, dato che la scelta diventa ancora più complicata in vista della domenica. La Yamaha? Forse fatica in rettilineo, ma per quanto riguarda le curve la moto è particolarmente agile e competitiva. Loro sono molto forti sotto questo punto di vista e noi non riusciamo a sfruttare al meglio l'accelerazione in uscita dalle curve".  


Articoli che potrebbero interessarti