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MotoGP, Dovizioso: "Ducati è come la Ferrari ma in Italia il tifo è per Rossi"

"Correre sulla Rossa a Misano è qualcosa di unico, sono carico per fare un fine settimana favoloso ma non sarà semplice come lo scorso anno"

MotoGP: Dovizioso: "Ducati è come la Ferrari ma in Italia il tifo è per Rossi"

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La botta si Silverstone è alle spalle e anche la memoria è tornata. “Mi sono arrabbiato molto quando ho scoperto che non era colpa mia” ride Dovizioso. La cosa più importante per Andrea è essere in forma per il GP di Misano. Non una gara normale, soprattutto se si guida una Ducati. Parlando del Gran Premio di Monza, Charles Leclerc ha dichiarato che sulla Ferrari gli sembrava di guidare per un’intera nazione.

In un certo senso l'emozione è simile, come Ducati e Ferrari, ma in MotoGP tantissimi tifosi sono per Valentino, quindi se a Monza vedi solo rosso, a Misano c’è tanto giallo - spiega il Dovi - Comunque sia, per un italiano correre qui con la Ducati è qualcosa di unico”.

Si potrebbe fare un 3° GP in Italia?
Sarebbe una figata, ma dove? Potremmo costruire un nuovo circuito”.

Sei in forma per tenere alta la bandiera?
Mi è rimasto solo qualche ematoma, sia in palestra che in moto riesco a dare il 100% e per esserne completamente sicuro sono andato a fare un po’ di motocross (ride). Posso dire che sia l’airbag sia il mio corpo hanno reagito bene all’impatto”.

I test sono stati utili?
“Sì, perché abbiamo trovato una situazione completamente diversa rispetto allo scorso anno per quanto riguarda l’asfalto. C’è meno aderenza e questo ci ha obbligato a riadattarci alle nuove condizioni”.

Lo scorso anno qui avevi vinto.
Sì ero stato veramente veloce, ma da allora sono cambiate molte cose. Ora i rivali sono più forti e, come ho detto, la pista è cambiata. Non so se il minore grip sia dovuto al trattamento fatto o se l’asfalto sia sia consumato, ma la situazione è questa”.

Con che spirito entri in pista?
Sono carico al punto giusto per cercare di fare un fine settimana favoloso”.

Chi temi?
Le Yamaha sono andate tutte forti nei test, saranno più competitive rispetto a Silverstone. Anche Marquez è andato bene e Rins, come sempre, in gara sarà con noi”.

Ci pensi ai 78 punti di svantaggio in classifica da Marquez?
Il mio approccio a queste ultime gare non cambia, perché il miglior modo per ottenere buoni risultati è correre come ho sempre fatto. Certo il distacco è grande, ancora di più se si pensa che è Marc il pilota su cui dovere recuperare punti. In questo momento non c’è ragione di pensare al campionato, perché in alcune gare non siamo stati abbastanza veloci. Dobbiamo concentrarci per migliorare la Desmosedici”.

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