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SBK, Fine del digiuno: Bautista ritrova la vittoria a Portimao

Lo spagnolo piega in Gara 2 Rea e la Kawasaki, sul podio anche Razgatlioglu seguito da Lowes e Haslam, 8° Melandri, 16^ la Ducati di Davies

SBK: Fine del digiuno: Bautista ritrova la vittoria a Portimao

L’ultima volta davanti a tutti risale a Misano, in occasione della Superpole Race. In un contesto di gara vera e propria, dobbiamo risalire all’appuntamento pomeridiano del sabato a Jerez. Dopo un digiuno durato quasi tre mesi Alvaro Bautista riscopre il sapore del successo.

Ha dovuto aspettare Gara 2 a Portimao l’alfiere Aruba per riscoprire la bellezza della vittoria. Una vittoria non come quelle a cui ci aveva abituato ad inizio stagione, con dieci-quindici secondi di vantaggio, bensì giunta in volata con poco più di un decimo di margine.  Poco importa però il distacco, dal momento che il numero 19 è riuscito finalmente a tornare lassù, davanti al gruppo, dove tanto sperava dopo le ultime difficoltà incontrate.

Ne aveva bisogno Alvaro dopo quattro gare consecutive dal retrogusto amaro. Questo successo di sicuro non andrà a cambiare le sorti di un Mondiale ormai segnato, ma di sicuro conferma quelle che sono le qualità del pilota Ducati. Nonostante una partenza in salita, che lo ha visto perdere quattro posizioni, Bau Bau è riuscito a recuperare, superando gli avversari come birilli e sfruttando il motore della sua Panigale nel rettilineo.

Johnny Rea ha invece preferito non rischiare, portando a casa un secondo posto che gli consente di compiere un ulteriore passo avanti verso il quinto titolo iridato. Non serve infatti strafare quando il bottino su cui può fare affidamento il Cannibale rispetto a Bautista è particolarmente consistente. C’è però da dire che nel finale l’alfiere Kawasaki ha provato a colmare il gap dal rivale, ma per poco più di un decimo non ce l’ha fatta. Di sicuro può consolarsi guardando il vantaggio iridato più che mai rassicurante.

A completare il podio di Gara 2 un ritrovato Toprak Razgatlioglu, capace di lasciarsi alle spalle le difficoltà del sabato. Il turco piega Alex Lowes, il migliore in casa Yamaha, mentre delude Michael van der Mark, addirittura settimo e preceduto dalla Yamaha di Loris Baz. Tra gli affranti della domenica spicca anche Chaz Davies. Ci si chiede cosa sia successo al gallese dopo il secondo posto di ieri. Una gara anonima per il pilota Aruba, addirittura sedicesimo al traguardo con 40 secondi di distacco. In questa corsa Davies è sempre stato lontano dai migliori, un errore gli ha poi complicato ulteriormente i piani.

Tornando nelle primi dieci posizioni, da registrare l’ottavo posto di Marco Melandri davanti alla BMW di Tom Sykes, mentre Rinaldi e Laverty rimangono fuori dalla top ten. 

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