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SBK, Alex Lowes ancora a piedi fa gli occhi dolci a Honda e Kawasaki

L' inglese potrebbe passare in Honda o in Kawasaki ma c'è anche una porta aperta: Ten Kate. Rinaldi cerca la conferma nel team Barni, come Haslam in Kawasaki

SBK: Alex Lowes ancora a piedi fa gli occhi dolci a Honda e Kawasaki

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Il circus della SBK è arrivato tra le montagne russe di Portimao per il quart’ultimo appuntamento del campionato, e se in altre categorie il mercato si delinea ben prima della fine della stagione, tra le derivate di serie tanti piloti sono ancora in bilico nonostante la stagione sia oramai agli sgoccioli. Tante squadre infatti non hanno ancora definito i loro piloti per il 2020, e c'è spazio per alcuni colpi di scena.

Definito il principale team Ducati con Chaz Davies ed il nuovo acquisto Scott Redding, non si può dire la stessa cosa per il team ufficiale Kawasaki, dove soltanto Jonathan Rea è ad oggi certo della sua sella. La firma sul contratto di Leon Haslam infatti continua a tardare, anche a causa dei risultati buoni ma non buonissimi del numero 91, e tutto questo non può che attrarre alcuni tra i piloti attualmente senza una sella.

Tra questi il più interessato è senza dubbio Alex Lowes. Il pilota inglese è stato messo alla porta da Yamaha, e detto della possibilità di ottenere una sella nel riformato team Honda ufficiale, un’altra possibilità a cui il 22 starebbe pensando è proprio l’approdo in Kawasaki: una mossa che scuoterebbe il mercato, oltre che rendere Alex un serio candidato per il podio in ogni singolo weekend.

Come detto per Lowes c’è anche l’opzione Honda, un progetto ambizioso ma ancora senza una trama ben definita. Gli unici punti certi della casa alata infatti sono la nuova CBR, che verrà presentata con tutta probabilità ad Eicma, ed il pilota di punta ossia Alvaro Bautista. In proposito non c'è una conferma ufficiale e certamente lo spagnolo non sta vivendo serenamente questa situazione di stallo avendo lasciato una struttura consolidata ed una moto come la neonata Panigale V4.

Quest’ultima sarà affidata come detto a Davies e Redding, mentre il terzo pilota che avrà a disposizione l’ultimo prodotto di Borgo Panigale resta ancora avvolto dal mistero. Parliamo in primis del team Barni, rappresentato ora in pista da Michael Rinaldi: il romagnolo, alla sua prima stagione completa nella classe regina, ha ottenuto un quarto posto a Jerez come miglior risultato stagionale, e sta ovviamente cercando la riconferma. Portimao potrebbe essere fondamentale a questo proposito sia per ciò che accadrà in pista che per ciò che accadrà fuori, dato che le parole e le trattative certamente non mancheranno.

Diverso è il discorso per il team Go Eleven, che dopo aver perso Eugene Laverty è alla ricerca di un nuovo pilota in vista del prossimo anno. Da non dimenticare inoltre come le Ducati in pista potrebbero essere una in più il prossimo anno. Nei test di Portimao in agosto infatti è sceso in pista, insieme al team inglese Brixx Racing, anche l’esperto Sylvain Barrier, impegnato attualmente nel BSB con la medesima struttura. Radio paddock parla di un forte interessamento del team per il salto in Superbike, che potrebbe avvenire proprio insieme al 30enne francese, vincitore della Stock1000 nel 2012 e nel 2013.

Se c’è chi pensa di entrare, c’è anche chi pensa di raddoppiare. Stiamo parlando del team Ten Kate, che dopo essere rientrato nel mondiale durante il corso della stagione starebbe pensando di schierare nel 2020 due piloti, di cui uno dovrebbe essere il confermato Loris Baz. I papabili per la seconda sella del team olandese sono tanti ad iniziare ovviamente da Sam Lowes, che potrebbe restare a sorpresa in orbita Yamaha, ma non è escluso nemmeno un colpo a sorpresa da un altro campionato.

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