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MotoGP, Petrucci: "Dovevo togliermi dei dubbi e ci sono riuscito"

"Siamo tornati a un assetto più standard e migliorato la fase di frenata. A Misano c'è poco grip, ma abbiamo delle idee per il GP"

MotoGP: Petrucci: "Dovevo togliermi dei dubbi e ci sono riuscito"

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Danilo Petrucci aveva bisogno di due giorni di prove per chiarirsi le idee e per prepararsi al meglio alla gara di casa. Il ternano non ha particolarmente brillato dopo il rientro dalla pausa estiva e voltare pagina era diventato ormai un imperativo.

A Misano, insieme alla sua squadra, si è rimboccato le maniche e ha cercato di rimettersi in carreggiata. Il 2° tempo farebbe dire che ci è riuscito, ma nei test un buon giro non è sempre sinonimo di ottimismo.

Sono stati due giorni molto importanti e intensi perché non abbiamo mai l’occasione di fare dei test sulla pista in cui poi correremo - spiega - Per il GP, è stato fatto un lavoro sull’asfalto del circuito che ci ha fatto modificare l’assetto della moto”.

Per quale motivo?

Il poco grip della pista ci ha messo un po’ in difficoltà e abbiamo dovuto lavorare parecchio per tornare a essere competitivi. In generale c’è meno aderenza e questo fa sì che la Ducati soffra, ma abbiamo lavorato tanto e non sono messo male come passo in vista della gara, chiaramente abbiamo dovuto provare molte cose per riuscirci. Mi auguro che l’aderenza migliori ancora per il GP”.

Qual è il bilancio al termine di questi test?

Qui è stato importante togliersi dei dubbi, cosa che non era stato possibile fare durante il fine settimana di gara. Parlo di prove di setup, di gomme e tante altre. Sono soddisfatto alla fine, perché nelle ultime gare avevamo fatto delle modifiche che ci avevano allontanato da quello che era il nostro standard. Qui siamo tornati ad avere un assetto più simile alle gare in cui ero andato forte e mi sono trovato bene”.

Avete fatto degli stravolgimenti?

Parliamo di piccole cose, ma anche un decimo al giro è importante, può farti salire sul podio in gara. Abbiamo lavorato soprattutto sulla frenata, perché con poca aderenza è difficile fermare la moto, e siamo riusciti a migliorare”.

Quindi torni a casa contento?

È stato un test molto produttivo, ho provato veramente tante cose e non mi sono mai fermato. Soprattutto ieri perché dovevamo prendere una decisione su alcune parti e sul setup per il proseguo della stagione. Ho girato tantissimo e ho portato a fine vita tutte le gomme”.

Cosa significa quel 2° posto nella classifica dei test?

Il tempo finale è relativo, perché l’ho realizzato con la gomma extra-soft che non avremo mai a disposizione nei Gran Premi. Però sono contento che la velocità ci sia, sono riuscito a fare progressi anche sul giro secco, e grazie a questi due giorni abbiamo alcune idee per la gara.

Audio raccolto da Gianmaria Rosati

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