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Blinded by the Light: una vita sulle note di Bruce Springsteen

Javed Khan, giovane pakistano nell'inghilterra di fine anni '80, lotta per emergere tra il razzismo dilagante dei neofascisti inglesi e le stringenti regole della propria famiglia. La musica del "Boss" Bruce Springsteen lo aiuterà a crescere e ad affrontare la vita

Trailer Blinded by the Light
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La regista Gurinder Chadha (Sognando Beckham) torna ad affrontare la tematica a lei cara di fotografare la vita degli indiani trapiantati nel Regno Unito, e lo fa con un film tratto da una storia vera.

Basato sulla vita di Sarfraz Manzoor, giornalista del The Guardian, e sulle sue memorie "Greeting from Bury Park", il film racconta di quel delicato periodo che è l'adolescenza, e del rapporto unico e confidenziale che solo la musica , la grande musica, è in grado di dare a una mente piena di incertezze ed avida di risposte.

Javed, interpretato da Viveik Kalra,è un giovane inglese figlio di immigrati pakistani. Fatta eccezione per il suo amico d'infanzia Matt, la sua vita ruota attorno alle rigide regole dettate da suo padre. Al di fuori della famiglia, lui è sostanzialmente un emarginato, deriso se non umiliato per le sue origini. La sua unica valvola di sfogo è la poesia.

L'incontro con il "Boss"

La svolta, o sarebbe meglio dire l'illuminazione, arriverà facendo la conoscenza di Roops, coetaneo già "illuminato" che gli presenterà   "il Boss", prestandogli due cassette ed invitandolo ad ascoltarne la musica.

Ciò che ne seguirà sarà una vera e propria rivelazione: come quando un bambino apre gli occhi per la prima volta, così Javed spiccherà il volo sulle note di successi come "Dancing in the Dark", "The River", "Hungry Heart", "The Promised Land", "Born to run" e la stessa "Blinded by the Light" da cui il film trae il nome, e troverà la forza per uscire dal suo guscio ed inseguire i propri sogni.

Le note si diffondono nell'aria mentre le parole ruotano sullo schermo e nella testa di chi le ascolta, da quel fatidico incontro ne scaturirà un turbinio di emozioni e la vita del protagonista prenderà una svolta radicale.

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Un film che celebra la musica e, anche la vita

Blinded by the Light è sì un film musicale, in parte biografico, che assume connotazioni a tratti da commedia e a tratti da dramma familiare, ma sarebbe limitativo relegarlo a schematizzazioni di questo tipo. Piuttosto è un film che celebra la musica, che celebra quel grande cantautore che è Bruce Springsteen, nelle cui tematiche di emarginazione sociale il protagonista si identifica... ma è anche a più ampio spettro una celebrazione della vita, di quel periodo incredibile e umorale che è l'adolescenza, è una celebrazione del magnifico ruolo che la musica ricopre non solo in adolescenza ma in tutte le fasi della vita.

La musica unisce le persone, smorza le inquietudini, ci emoziona e ci carica di un'energia incontenibile. La musica, la buona musica, apre le menti e ci inonda di luce. Blinded by the Light è una di quelle piccole gemme che vale la pena di vedere, non tanto per la storia in sè, quanto per il messaggio di fondo che vuole trasmettere allo spettatore, e ci riesce a pieni voti.

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