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MotoGP, Lorenzo: “Una parte di me ha paura di cadere e farsi male”

“Sto peggio di ieri, non so se finirò la gara. Correre è un rischio in queste condizioni, ma io devo provarci anche se sarà la gara più dura della mia vita"

MotoGP: Lorenzo: “Una parte di me ha paura di cadere e farsi male”

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Prima di confrontarsi con la Honda e gli avversari, a Silverstone Jorge Lorenzo sta duellando soprattutto con il suo fisico. Il dolore per quella caduta rimediata due mesi fa si fa sentire, ma il 99 sta stringendo i denti, evitando di gettare la spugna. Poco importa infatti se domani scatterà dalle retrovie, dal momento che nella sua mente c’è un solo obiettivo.

“Non sono abituato a vedermi così indietro nella classifica dei tempi – ha esordito Jorge – ovviamente c’è un po’ di delusione, ma la cosa più importante è mantenere la calma. Prendere rischi in una giornata come questa sarebbe da stupidi, anche se si tratta di mezzo secondo dalla vetta. Ho cercato di dare il massimo in base a quanto regge il fisico e di più non sono riuscito a fare. Non nego che dentro di me c’è poi un 10% di paura di cadere, mentre il 90% dipende dalle condizioni fisiche”.

Cosa ti aspetti dalla domenica?

La gara sarà molto difficile, per me è un rischio correre, ma lo è ogni volta che sali in moto. Oggi avevo dolore da tutte le parti del corpo. Accuso soprattutto in frenata e nei cambi di direzione. La gara con 22 giri sarà la prova più difficile per me. Credo infatti che sarò nel gruppo con i piloti più lenti e l’obiettivo sarà quello di concludere la corsa”.

Quale sarà la priorità per domani?

“Ovviamente non dovrò rischiare, evitando quindi strani movimenti sulla moto. Domani vedrò quelle che saranno le mie condizioni di salute per affrontare la corsa. Il fatto è che con la Honda già faticavo quando ero al 100% della forma, ora è ancora tutto più complicato”.

Rispetto a ieri cosa è cambiato?

“Oggi l’infiammazione aumentava turno dopo turno, così come il dolore, ma sto resistendo. Come detto domani sarà la prova più dura e non so se finirò la gara. Sarà un test per capire la muscolatura e l’adattamento alla moto soprattutto in ottica Misano e Aragon”.   

Pensavi di faticare così tanto qua a Silverstone?

“Questo è il peggiore infortunio che abbia mai rimediato nella mia carriera, dato che ha coinvolto le vertebre e la spina dorsale. Una persona impiega in genere dai tre mesi in su per recuperare, io invece sono arrivato qua dopo soli 60 giorni da quanto accaduto ad Assen. Come ho detto affronterò questa gara come se fosse un allenamento, evitando rischi inutili”.

Sui cosa ti sei concentrato quest’oggi?

“Ho lavorato più che altro sull’elettronica, apportando alcune regolazioni per salvaguardare le gomme, però non sono qua a cercare la prestazione. Mi focalizzo più sulle sensazioni e non importa se domani finirò ultimo o penultimo”

 Audio raccolto da Matteo Aglio

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