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MotoAmerica, Elias vs Yamaha: a Pittsburgh è sfida aperta

Il campionato sbarca ad est e Toni deve difendersi dagli attacchi di Cameron Beaubier e Garrett Gerloff, rispettivamente a -34 e -40 dallo spagnolo

MotoAmerica: Elias vs Yamaha: a Pittsburgh è sfida aperta

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Il MotoAmerica entra nel suo momento decisivo. Mancano infatti sole tre gare al termine del campionato, con i punti in palio che dunque diminuiscono e diventano sempre più pesanti: ad ospitare la terz’ultima gara della stagione sarà il Pittsburgh International Race Complex, tracciato di recente costruzione ma già molto apprezzato da piloti ed appassionati. Una pista dove tra l’altro nessuno è riuscito a vincere per due volte: dal 2017 ad oggi infatti, anno in cui il MotoAmerica è sbarcato a Pittsburgh, le quattro gare sono state vinte da quattro piloti diversi.

Tra questi c’è Toni Elias, vincitore l’anno scorso in gara2, al quale aggiungere una vittoria al proprio palmares farebbe davvero comodo in orbita campionato. Toni sembrava aver messo entrambe le mani sul titolo dopo Gara1 a Sonoma, con 59 punti di vantaggio su Cameron Beaubier, ma la caduta in Gara2 e la vittoria del pilota Yamaha hanno rimesso tutto in discussione: ora sono 34 i punti di vantaggio del numero 24, che in sella alla sua Suzuki non potrà limitarsi a gestire.

Chi dovrà senza dubbio attaccare è ovviamente il già citato campione in carica, Cameron Beaubier. Il pilota Yamaha è ancora in corsa nonostante la caduta in Gara1 a Sonoma (il secondo zero stagionale al pari di Elias) ed è stato il primo storico vincitore sul tracciato di Pittsburgh nel 2017. Come Elias vorrà essere il primo a fare doppietta, ma i saliscendi del tracciato situato nella costa East nascondono più di un’insidia.

La lotta al titolo in ogni caso non riguarda solo i due ultimi campioni, ma anche Garrett Gerloff, il pilota più in palla dell’ultimo periodo. Nelle ultime quattro gare infatti il compagno di Beaubier ha collezionato due vittorie e due secondi posti, risalendo la classifica sino ad arrivare a -40 punti dal leader. La prima vittoria in Superbike di Laguna Seca ha dato la carica al numero 31, che non vuole arrestare la sua corsa.

Possibili mine vaganti restano JD Beach e Josh Herrin, ancora in lotta per il titolo (matematicamente parlando) e pronti ad approfittare di eventuali duelli al limite tra i primi tre della classe. Herrin tra l’altro rientra nel novero dei quattro vincitori di Pittsburgh, completato dall’ora ritirato Roger Hayden. Da tenere d’occhio anche Matthew Scholtz, tornato sul podio a Sonoma dopo un periodo piuttosto complicato.

Non resta dunque che aspettare le 21 (ora italiana) di sabato, quando si spegnerà il semaforo di Gara1 e le prime risposte sul futuro del campionato potranno arrivare.

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