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MotoGP, Pernat: “Il ritorno di Lorenzo in Ducati sarebbe stato intelligente”

“Il modo di guidare di Marquez deve diventare quello di Dovizioso. L’Aprilia? Sembra diventata una CRT, serve una rivoluzione”

MotoGP: Pernat: “Il ritorno di Lorenzo in Ducati sarebbe stato intelligente”

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Dovi-Marquez: ancora loro. Che spettacolo questo Gran Premio d’Austria che ha visto il duello serrato tra il  forlivese e lo spagnolo. Una disputa che si è conclusa all’ultima curva con il sorpasso decisivo del pilota Ducati ai danni di quello Honda. D’altronde c’era da aspettarselo, dal momento che il Red Bull Ring non ci ha mai fatto annoiare in tutti questi anni da quando è tornato nel calendario del Motomondiale.

Oltre alla pista c’è stato poi il mercato a tenere banco, con la separazione tra KTM e Zarco e le voci di un ritorno di Jorge Lorenzo in Ducati. Ecco quanto accaduto nell’ultimo round secondo l’occhio attento del nostro Carlo Pernat.

Quando unisci il talento, la freddezza e un sano pizzico di pazzia diventi un fenomeno. Sono tre cose necessarie e Dovizioso si è rivelato fenomenale al Red Bull Ring. Non è la prima volta che batte Marquez in quel modo. È quella dose di giusta pazzia che Andrea deve sempre avere, in quell’entrata all’ultima curva è come se avesse detto a Marc: “Passo io, levati dai piedi”. Questo è il modo di guidare di Marquez e deve diventare anche quello di Dovi. Una menzione poi per Dall’igna. Tutti dicono che la Ducati non gira, però in Austria la moto ha girato molto bene, nonostante la pista fosse favorevole. Gigi ha cercato Lorenzo, ha fatto bene, l’operazione non andrà in porto perché Jorge non se l’è sentita. Questo non gioca a favore di Lorenzo, dato che io avrei fatto quella mossa. Sarebbe stata una mossa intelligente, chiaro che ora qualche problema si avrà con Miller, anche se Jack proseguirà l’avventura in Pramac. La nota negativa del weekend è invece la Yamaha, nonostante il quarto posto di Rossi. Il pallino del gioco è nelle mani di Yamaha e al momento è negativa nel confronto con Ducati e Honda, tanto da incassare ben 10 km/h in rettilineo. O la Yamaha dà una moto competitiva ai propri piloti, vicina a Honda e Ducati in termini di competitività, potendola così offrire ai propri gioielli Rossi, Vinales e Quartararo, senza scordarsi di Morbidelli, oppure siamo nelle stesse condizioni di adesso. Tra le varie cose mi sta deludendo Rins, le due cadute lo hanno toccato in testa, infatti faticherà a riprendersi. Penso infine all’Aprilia, mi dispiace vederla ridotta così, dato che sembra quasi una CRT. Anziché andare avanti vanno indietro. Serve una rivoluzione oppure è meglio pensare a fare qualcosa di altro. Infine cito i piloti della Moto3. Dopo le modifiche apportate al regolamento delle qualifiche con Q1 e Q2, i manager dovrebbero mettere una postilla nel loro contratto. Coloro che aspettano pagano una multa di 30 mila euro, perché quello di sabato è stato uno spettacolo indecoroso.”     

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