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MotoGP, Dovizioso strepitoso, batte Marquez all’ultima curva al Red Bull Ring

Fight club in Austria col forlivese che vince il confronto con lo spagnolo e dedica il trionfo a Luca Semprini, sul podio anche Quartararo, poi Rossi, Vinales e Rins, 7° Bagnaia

MotoGP: Dovizioso strepitoso, batte Marquez all’ultima curva al Red Bull Ring

A Marc Marquez questo weekend non gliene fregava niente del Mondiale. Nella sua mente aveva una sola e unica missione: espugnare il territorio rosso e far brillare la sua Honda. La pole sembrava il miglior biglietto da visita, peccato che poi in gara abbia incontrato un Andrea Dovizioso, che per l’occasione si è travestito da Marc Marquez.

Ci ha messo il cuore, la grinta e un pizzico di follia, rispondendo colpo su colpo al 93. Sembrava averla persa in quell’ultimo giro, quando Marc gli ha piazzato quei due decimi che sembravano aver chiuso la pratica. Il meglio doveva invece ancora arrivare e forse nemmeno Marc se la sarebbe mai immaginata quell’entrata all’ultima curva. Dovizioso dovrà forse ancora realizzare quanto avrà fatto, lo capirà probabilmente nei prossimi giorni, quando si rivedrà il GP d’Austria in replica.

Non era facile confrontarsi con un osso duro come il sette volte iridato, che da quest’anno può fare affidamento su un’arma come la Honda lontanamente paragonabile in termini di motore alle passate stagione. Dovizioso ha giocato di sciabola e fioretto, lasciando sfogare l’avversario, ma rimanendogli sembra attaccato agli scarichi, senza lasciargli il minimo spiraglio di fuga. Lo ha studiato giro dopo giro, per poi infilarlo magistralmente all’ultima curva e soffiargli sul più bello quella vittoria a lungo inseguita in terra austriaca.

Il contatto fra Dovi e Marquez all'ultima curva ha fatto saltare una scheggia di carbonio nell'aria: scintille!

Che dire, giù il cappello davanti alla prestazione del forlivese, tornato alla vittoria dopo un digiuno che durava dal Qatar e verso cui non sono mancate critiche per le recenti prestazioni al di sotto delle aspettative. Il suo sorriso a 32 denti brilla in alto con una dedica speciale in memoria di Luca Semprini, addetto stampa Ducati tragicamente scomparso dieci giorni fa alla vigilia del GP della Repubblica Ceca. 

Il Red Bull Ring si conferma quindi terra di dominio rosso, anche se le altre Ducati non si sono viste. Miller è infatti caduto nelle prime battute di gara, mentre Petrucci si è dovuto addirittura consolare con il nono posto. Ha saputo fare meglio Pecco Bagnaia, capace di portare la propria Desmosedici al settimo posto.

Nel giorno in cui Dovi e Marc hanno catturato tutti i riflettori, si rivede sul podio Fabio Quartararo, che ha vinto la sfida in famiglia con le altre Yamaha. Il francese ha tentato di tenere il passo della coppia di testa, ma ha subito capito ci fosse poco da fare. Meglio quindi accontentarsi e portare a casa un podio che gli consente di lasciarsi alle spalle le delusioni degli ultimi GP.

La sua M1 precede quella di Valentino Rossi, staccata di un secondo e mezzo da quella del rookie. Lo sapeva il Dottore che l’Austria sarebbe stato un campo minato, in particolare per le velocità di punta che soffre la sua moto. Non ha potuto fare altro che giocare sulla difensiva, precedendo Maverick Vinales e Alex Rins. Nelle prime fasi di gare sembrava che la sua Suzuki potesse giocarsi qualche carta per arrivare tra i primi tre, invece si è sciolta come neve al sole. Nei primi dieci sorprende poi la KTM di Miguel Oliveira, mentre decimo Franco Morbidelli.

Deludono invece le altre  Honda con Crutchlow a terra a causa di un contatto con Pol Espargarò e Nakagami addirittura fuori dalla top ten. Nelle retrovie le Aprilia di Aleix Espargarò e Andrea Iannone. Tra coloro che sono finiti a terra anche Syahrin, costretto a recarsi in ospedale per sottoporsi ad accertamenti. 

 

   

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