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MotoE, Tuuli: prima lo spavento, poi il miglior tempo

The show must go on nella categoria elettrica dopo lo spavento, il finlandese fa il vuoto al venerdì davanti a Casadei, 7° Ferrari, 8° Canepa

MotoE: Tuuli: prima lo spavento, poi il miglior tempo

The show must go on verrebbe da dire. Già, perché dopo l’esplosione che ha visto protagonista la moto di Niki Tuuli, mente era sotto carica, la Moto E è tornata nuovamente in pista per concludere le proprie fatiche di giornata. Ironia della sorte, è stato proprio il finlandese il più veloce al termine del venerdì.

Dopo aver siglato il riferimento al mattino, il finnico si è ripetuto al pomeriggio, migliorando di sei decimi la prestazione, tanto da bloccare il crono sul tempo di 1’35”225. Non male come inizio quello del portacolori Ajo, intenzionato a calare il bis in Austria dopo il successo conseguito un mese fa al Sachsenring. Alle sue spalle spicca invece un italiano, ovvero Casadei (+0.620). Nonostante i sei decimi incassati dalla vetta, l’alfiere della Squadra Corse SIC58 si è rivelato il più veloce della pattuglia tricolore, tanto da avere la meglio su Bradley Smith per un solo millesimo. Costretti a rincorrere invece gli altri italiani, a partire Matteo Ferrari, che non ha saputo andare oltre la settima piazza, lamentando un gap superiore agli otto decimi.

Stesso discorso per Niccolò Canepa, reduce dalla 8 Ore di Suzuka con YART. Il ligure riesce a garantirsi un posto nella top ten grazie all’ottavo crono, ma deve confrontarsi con un distacco da Tuuli che arriva a toccare il secondo. Tornando ai piani alti della classe da registrare il quarto tempo di Garzo, incalzato da Simeon, poi Di Meglio, che non è riuscito a migliorare la prestazione del mattino.

Nella stessa situazione del francese Marc VDS anche Eric Granando, nono davanti a Maria Herrera, così come Sete Gibernau. Venerdì in salita per lo spagnolo, il quale resta fuori dalla top ten con il dodicesimo tempo, seguito da Alex De Angelis, un decimo più lento rispetto al mattino. Soltanto quindicesimo Savadori, in fondo al gruppo De Puniet.     

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