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MotoGP, Rossi: "Il nuovo motore? Dà qualcosina, ma serve qualcosona"

Il prototipo della M1 2020 non convince Valentino e Vinales. "Abbiamo bisogno di cavalli 'veri', ma ci saranno altre novità nei test di Misano"

MotoGP: Rossi: "Il nuovo motore? Dà qualcosina, ma serve qualcosona"

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Nei test di Brno, gli occhi erano tutti per la nuova Yamaha nel suo elegante vestito nero carbonio. Dal Giappone è arrivato in Repubblica Ceca il prototipo della M1 2020, “è bello provarlo già qui, come ai cari vecchi tempi” ride Valentino.

Non è però tutto oro quello che luccica, perché Rossi sperava di trovare sotto al serbatoio una mandria di cavalli ad attenderlo e non qualche pony al pascolo. È da tempo che i piloti chiedono a Yamaha un’iniezione di potenza, perché la M1 è costantemente fra le ultime posizioni nelle velocità massime.

Ho sentito qualcosina in più ma ci serve qualcosona, cavalli veri - ironizza il Dottore dopo la prima presa di contatto - Non mi aspettavano nulla in particolare da questo prima presa di contatto, non è questo il giorno in cui dovevamo fare la differenza, ma il nuovo motore non va tanto più forte dell’attuale.

Il che significa che gli ingegneri giapponesi non possono assolutamente rilassarsi, ma devono continuare a spingere sull’acceleratore. Non solo metaforicamente, verrebbe da dire.

So benissimo che i nostri rivali stanno lavorando tantissimo e quello di oggi è stato solo un primo assaggio - continua Valentino - Come ho detto, non ho sentito una grossa differenza per quanto riguarda la potenza de motore e sicuramente ci serve di più. Comunque arriveranno presto altre novità, nei test di Misano a fine mese e poi a Valencia a novembre”.

Quindi bisogna continuare a incrociare le dita e dare più informazioni possibili.

“Avevamo anche una nuova sella e una nuova carena, come sempre si lotta contro l’impennamento della moto - spiega il Dottore - Poi ho fatto qualche modifica a setting e bilanciamento e sono venute fuori cose positive e altre no. Comunque c’è molto lavoro da fare”.

Rossi e la sua squadra non hanno comunque lavorato solo per il prossimo anno, ma anche per le prossime gare. Il 6° tempo del Dottore (e il fatto che tutte le Yamaha siano nei primi 6 posti, con una tripletta al comando) farebbe ben sperare. Non fosse che la prossima gara si correrà, tra una manciata di giorni, al Red Bull Ring.

Sulla carta non è certamente una delle piste più favorevoli per noi - conferma Valentino - però oggi abbiamo fatto molto lavoro sull’assetto della M1 e potremo utilizzarlo. Abbiamo trovato qualcosa di buono”.

Vinales: "Pochi giri sul prototipo 2020, non so se siamo sulla strada giusta"

Anche Vinales ha potuto utilizzare il prototipo 2020, ma non è sembrato più di tanto interessato al futuro più remoto. La priorità dello spagnolo è risalire in fretta la china in cui è precipitato a Brno e togliersi qualche soddisfazione nelle ultime gare.

Ho provato la nuova M1 per pochi giri e sono stato veloce, il che è sempre importante, ma l’ho fatto quando la pista aveva tanta aderenza, quindi non posso dire più di tanto e non so se la strada presa sia quella giusta - spiega - Sinceramente non mi sono concentrato molto su quel prototipo, avrò tempo nei test di fine mese a Misano per farlo”.

Nonostante questo, Maverick concorda con Valentino sul fatto che il motore non abbia la potenza sperata.

C’è qualche cavallo in più ma sono pochi, del resto è solo un primo prototipo” afferma.

Invece, sull’immediato futuro, sembra più ottimista.

Questa è stata una giornata importante per migliorare e ho trovato un buona strada da seguire - dice - Arrivo in Austria molto motivato, ma so che sarà una pista difficile per noi e ogni risultato andrà bene”.

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