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MotoGP, Dovizioso: "Contro Marquez non basta fare il massimo"

"Lui mette tutti in crisi, ma non possiamo dire che è finita qua. Ci sono ancora i test di lunedì, saranno utili per avere ulteriore fiducia"

MotoGP: Dovizioso: "Contro Marquez non basta fare il massimo"

A Brno Andrea Dovizioso ha vinto il GP dei piloti umani. Verrebbe da dire così se guardiamo allo strapotere messo in atto da Marc Marquez. Il pilota Ducati non ha potuto fare altro che accontentarsi di fronte alla superiorità dello spagnolo, sempre più lanciato verso l’ottavo titolo iridato.

Ho dato tutto fin dall’inizio – ha esordito Andrea -  sono partito bene, cercando di gestire il ritmo. Marc aveva la morbida ed è riuscito a mostrare un gran passo, mentre io nelle curve a sinistra ero un po’ in difficoltà. Ho cercato di rimanergli incollato, ma lui era più forte di me in staccata e di conseguenza non ho potuto fare altro che portare a casa il secondo posto”.

Rimanendo alle spalle di Marc, cosa hai notato di particolare nella sua Honda?

“Rispetto al 2018 è più competitiva in rettilineo, mentre a noi manca ancora qualcosina. Dico peccato, perché oggi Marc era al limite, in certi punti stava per cadere, ma non posso che fargli i complimenti per quanto mostrato. Il fatto è che quest’anno stiamo vivendo una stagione diversa dalla scorsa. Detto sinceramente non so  quanto sia competitiva la Honda in confronto a un anno fa, di sicuro in gara è molto forte in frenata, mentre io fatico in inserimento”.

Qual è quindi il bilancio dopo questo weekend?

Purtroppo fare il massimo non basta – ha ammesso Andrea – quest’anno Marc e la Honda sono più forti e stanno mettendo in crisi tutti. Lui riesce a fare le gare gestendo il passo e mettendosi davanti, inoltre con la velocità può fare ciò che vuole. Come detto mette in crisi tutti e di conseguenza dobbiamo lavorare e valutare. Non possiamo dire che è finita, dato che ci sono i test e bisogna rimanere tranquilli e sereni”.

L’attesa è quindi per il GP d’Austria.

Lo scorso anno mi è arrivato davanti –ha ricordato – non sarà facile contrastarlo. La Ducati funziona bene in Austria, ma servirà trovare dei dettagli, consapevole che lui è sempre riuscito a trovare delle soluzioni per essere competitivo su ogni pista”.

Come si riparte allora dopo questo round di Brno?

“In questo momento lui è più forte dello scorso anno e quindi dobbiamo trovare la velocità. I punti di distacco in Campionato contano poco, anche perché lui è competitivo in tutte le condizioni. Nei test di lunedì cercheremo  quindi di migliorare, sarà una giornata importantissima perché ci può dare extra fiducia per contrastare Marc. Abbiamo del materiale da provare per capire quanto sia utile. Spero in una giornata asciutta per lavorare al meglio”.

Dopo Brno il gap in Campionato per il forlivese aumenta però ulteriormente.

“L’obiettivo di inizio stagione era giocarci il Campionato, ma ora siamo lontani. È anche vero che al momento siamo solo noi a tentare di contrastarlo, anche se lui è forte su tutti i tracciati. A parte ciò non dobbiamo dimenticare quelli che sono gli aspetti positivi della nostra moto”.

La Repubblica Ceca era la prima gara dopo la pausa, ma il forlivese riuscito a voltare pagina.

“Le ultime gare non sono andate nel verso giusto ed è stato frustrante non essere competitivi. Le tre settimane di pausa sono quindi servite per invertire un trend negativo. Sono contento per questo weekend dato che tutto è andato nel verso giusto”.

Infine non manca un accenno al confronto tra Spagna e Italia legato ai giovani.

“Secondo me gli spagnoli stanno andando forte e stanno lavorando bene nei Campionati minori – ha analizzato Andrea – a mio parere c’è stato un grosso buco dopo la mia generazione, ma abbiamo comunque dei piloti italiani promettenti in Moto2 e Moto3. Tutto sta nella gestione di un pilota, perché puoi avere un talento, ma se non abbini una gestione corretta nella vita privata e gli allenamenti, poco conta questa qualità”.

L’ultima battuta riguarda Morbidelli e Bagnaia.

“È vero che stanno faticando, ma col talento che hanno dimostrato bisogna dargli del tempo, inoltre loro possono fare affidamento su un buon supporto”.

Audio raccolto da Matteo Aglio


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