Takeo Yokoyama, il direttore tecnico di HRC, è un giapponese atipico. Non si trincera dietro a frasi politicamente corrette, ma va dritto al punto senza farsi troppi problemi. Il punto è che la Honda sembra a molti Marquez-dipendente e che questo rischi di essere un grande limite. La RC213V è un coltello affilato, ma solo nelle mani dello spagnolo, infatti sia Lorenzo che Cructchlow hanno a più riprese detto di volerla più facile.
“Cal chiede sempre tanto e gli piace parlare molto - ride Takeo - A parte questo, mi diverto a lavorare con lui ed è bravo a darci indicazioni. Honda lavora per tutti i suoi piloti, non capita spesso che ci sia la necessità di prendere strade diverse, ma se accadrà lo faremo. Detto questo, la nostra priorità per lo sviluppo è Marquez, è lui il campione del mondo e vogliamo vincere ancora”.
E se Marquez decidesse di prendersi, per così dire, una vacanza?
“Non preoccupatevi, non accadrà - risponde con un sorriso - Lui è un campione e non posso escludere che riesca a mascherare con la sua guida alcune debolezze della nostra moto, ma la cosa più importante è continuare a lavorare con lui. Conosce bene la Honda, ci dà un grande aiuto per lo sviluppo e sa esattamente quello di cui ha bisogno per essere veloce”.
La coppia con Lorenzo sembrava perfetta, perché con i loro stili di guida opposti sembrano complementari e utilissimi per rendere la RC213V più adatta a tutti i piloti. Le cose, però, sono andate diversamente.
“Jorge, per essere veloce con la nostra moto, ci sta mettendo più tempo di quanto noi e lui ci aspettassimo - ammette Yokoyama - Però tornerà presto e so che ci riuscirà. Conoscevamo il suo stile di guida e ci attendevamo che il suo adattamento non sarebbe stato semplice, ma gli infortuni hanno complicato tutto. Ogni volta che Jorge si è sentito bene sulla moto, è successo qualcosa. In questo momento si trova in una spirale negativa, ma quando la si attraversa poi nasce sempre qualcosa di positivo”.