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SBK, 8 Ore di Suzuka: la Yamaha brucia Rea e la Kawasaki in qualifica

Il Cannibale accusa soli 14 millesimi dalla vetta nell'ultimo turno prima della Top 10 Trial di sabato, 3^ la Honda HRC, 6° Canepa, 10^ Moriwaki

SBK: 8 Ore di Suzuka: la Yamaha brucia Rea e la Kawasaki in qualifica

A Suzuka la sfida è entrata nel vivo. Già, perché le qualifiche del venerdì hanno fatto da trampolino di lancio verso la “Top Ten Trial” del sabato. Per spiegarla in parole semplici, i primi dieci team della sessione odierna, prenderanno parte alla qualifica finale che domani decreterà l’ordine di partenza della 42^ edizione della 8 Ore di Suzuka, in programma domenica mattina alle ore 4:30 italiane.

La notizia di giornata è che tutti i top team saranno presenti nella Top Ten Trial, ma c’è un colpo di scena, dal momento che uno è stato escluso. Si tratta di Kawasaki SRC, ovvero la squadra attualmente al comando del Mondiale Endurance, che in virtù del 14° crono di giornata non è riuscita a superare lo scoglio per sette decimi.

A confermarsi è stata invece la Yamaha Factory, autore del riferimento di giornata grazie ad un super Nakasuga. Impressionante il giapponese, unico in  grado di abbattere il muro dei 2’06”, grazie al crono di 2’05”922. Nessuno è stato in grado di rivelarsi così micidiale sul giro secco, nemmeno i compagni Alex Lowes e Michael van der Mark. Sta di fatto che la media consegna ai portacolori della Casa dei Tre Diapason il riferimento del venerdì con il tempo finale di 2’06”619.

La sfida è incandescente come non mai, dal momento che la Kawasaki ufficiale è tornata all’assalto, incassando soli 14 millesimi dai diretti rivali. È quindi la ZX-10RR la diretta inseguitrice nei confronti della R1, trascinata da un super Johnny Rea, il più veloce se consideriamo i riscontri cronometrici realizzati da Leon Haslam e Toprak Razgatlioglu. C’è chi però ha saputo fare meglio del Cannibale, ovvero Takumi Takahashi, impegnato con la Honda ufficiale HRC. Il giapponese ha bloccato il tempo sui 2’06”200, ma non è bastato, perché Bradl e Kiyonari sono addirittura andati sopra i 2’07”, costringendo il tridente della Casa dell’Ala Dorata ad accontentarsi del terzo crono a quasi mezzo secondo dalla vetta (+0.487).

La Honda però è in agguato e lo conferma anche il quarto posto occupato dalla Fireblade HARC-PRO di Forés, Mizuno ed Aegerter, capaci di precedere la Suzuki di Yoshimura, che vede Watanabe più veloce di Guintoli. Poi la Yamaha di YART, con Niccolò Canepa che mostra di rivelarsi il più competitivo in squadra con la R1 che sogna ambizioni iridate nonostante la difficile rimonta. Il pilota ligure è riuscito a mettere dietro la Honda dei francesi di FCC TSR, mentre tra i primi dieci spicca quella di Moriwaki, preceduta dalla Suzuki di Bridewell e Ray.

Domani appuntamento con la Top 10 Trial che delineerà l’ordine di partenza. Intanto a Suzuka le attività in pista non sono ancora finite, dal momento che i piloti saranno ora impegnati nelle prove serali con i riflettori del tracciato accessi. Come ben sappiamo, la 8 Ore si conclude appunto alla sera. 


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