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SBK, Grillini: “In Superbike non tornerò mai più”

Andrea e la sua seconda vita: “L’Endurance è il vero Campionato del Mondo delle derivate, qua l’uomo fa ancora la differenza sul mezzo”

SBK: Grillini: “In Superbike non tornerò mai più”

Per anni lo abbiamo visto presente nel paddock del Mondiale SBK, adesso ha invece deciso di ripartire da quello del Mondiale Endurance. Stiamo parlando di Andrea Grillini, che con la sua squadra ha deciso un anno fa di intraprendere questa nuova avventura. 

Il Campionato di durata rappresenta una sorta di seconda vita per il manager bolognese, che il prossimo weekend sarà impegnato nell’atto conclusivo della Serie con la storica 8 Ore di Suzuka. La tappa del Sol Levante rappresenta per il suo team GSM un primo traguardo al termine della stagione 2018-2019 ad alto coefficiente di difficoltà.

“Siamo prossimi alla partenza per Suzuka, dato che da quasi un anno abbiamo imboccato questa nuova avventura nell’Endurance. Volevo fare qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto negli ultimi anni e alla fine eccomi in questo nuovo paddock, un ambiente completamente diverso rispetto alla SBK”.

Quanto cambia rispetto a quello del Mondiale Superbike?

“Moltissimo. Qua ci sono le vere squadre ufficiali con 40 persone tra ingegneri e meccanici attorno a una moto. Inoltre la cosa che più mi ha sorpreso è il pubblico, dato che ad ogni round le tribune sono sempre affollate a differenza dell’altro Campionato”.

Andrea, per circa 10 anni il Mondiale SBK è stato il tuo terreno. Ti rivedremo un giorno?

In Superbike non tornerò mai più. Non voglio prendere parte ad altri Campionati, dato che l’Endurance è il vero Campionato del Mondo delle derivate. Lo dico perché qua ogni team ha un’elettronica diversa dall’altro, così come le gomme e inoltre bisogna sapere interpretare la strategia di gara, che è fondamentale. In questo Campionato è il team che fa la gara più che il pilota, inoltre non amo più le corse sprint di un determinato numero di giri da 40 minuti”.

La segui ancora in tv la SBK?

No, non la guardo più. Seguo soltanto l’Endurance, ormai le mie attenzioni sono soltanto dedicate su questa serie, che mi ha conquistato”.

Il prossimo appuntamento sarà la 8 Ore di Suzuka, la gara più attesa di tutte.

“Parlavo alcune settimane fa con i giapponesi e loro mi dicevano che quella gara vale un’intera stagione. Vale un’intera stagione perché alla 8 Ore hai il confronto diretto con tutte le altre squadre ufficiali, ed è proprio lì che capisci quello che è l’ingegno, lo sviluppo, la strategia adottata dai meccanici. Si potrebbe quasi dire che a Suzuka, così come in tutte le altre gare, l’uomo fa la differenza sul mezzo”.   

 


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