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SBK, Rea: “Bautista, mondiale finito? No, il vantaggio non è mai abbastanza”

Johnny Re di Laguna: “Ci sono ancora tante gare e tanti punti. Il primo anno anch’io ho commesso molti errori. Questo contro Alvaro è il campionato più difficile di sempre per me”

SBK: Rea: “Bautista, mondiale finito? No, il vantaggio non è mai abbastanza”

Cosa volere di più dalla vita? Bisogna chiederlo a Johnny Rea, il quale non si sarebbe mai immaginato un altro identico copione dopo quello di sette giorni fa a Donington. Come accaduto sabato scorso nel Regno Unito, Alvaro Bautista ha pensato bene di gettare al vento Gara 1, mentre il Cannibale ha ringraziato del regalo per volare a +49 nella classifica iridata.

Una sentenza, quella del nordirlandese, che ha il sapore di una vera e propria ipoteca sul Mondiale.

“Sapevo di avere un passo consistente – ha esordito Johny - il mio obiettivo era quello di mantenere la leadership della corsa alla prima curva, anche perché non è facile superare su questa pista. Giro dopo giro sono riuscito a contenere il mio ritmo, ma nelle ultime dieci tornate ho iniziato a soffrire all’anteriore. Dovremo quindi cercare di compiere un passo avanti in vista di domenica”.

Il regalo gliel’ha fatto Bautista, che ha pensato bene di autoeliminarsi.

Ho sempre cercato di mantenere il mio ritmo, anche perché avevo Davies alle mie spalle. Il mio piano era quello di cercare di essere il più performante possibile sul passo gara. Sono felice, dato che oggi la moto era stabile e competitiva”.

Rea vola a +49 su Bautista, ma nonostante il vantaggio evita di abbassare la guardia.

“Il vantaggio non è mai abbastanza, dato che in ogni weekend ci sono ben tre gare da disputare e tutto può succedere. Affronterò i prossimi appuntamenti con lo stesso atteggiamento di sempre. Questa situazione è molto bella per me, dato che non avrei mai immaginato di ritrovarmi con un simile vantaggio”.

Il sorriso trapela quindi dalle sue labbra.

“Sono ovviamente felice, dato che non ci siamo mai arresi davanti alle difficoltà. Ci siamo trovati a fronteggiare diverse situazioni complicate, cercando di tenere alto il morale alto. Bautista è comunque fortissimo e la stagione è lunga”.

Di sicuro questa rincorsa al quinto titolo iridato ha un sapore speciale per l’alfiere Kawasaki.

“Questa è sicuramente la sfida più grande. Nelle prime gare, in occasione degli anni precedenti, riuscivo a ottenere subito un importante margine, mentre quest’anno mi sono ritrovato a fare i conti con una situazione opposta. Personalmente sono orgoglioso, dato che questa è una grande squadra”.

Sta di fatto che Bautista è la quarta volta consecutiva che finisce a terra.

Forse al mio primo anno di corse ho fatto anch’io così tante cadute. In quella stagione ho cercato di essere troppo aggressivo e alla fine ho distrutto tutte quelle che erano le mie ambizioni. Nel mondo delle corse devi sempre avere una mentalità aperta, senza arrenderti e cercare di essere ottimista. Penso ad esempio a una gara come quella di Assen, dove ho faticato, oppure a Misano, dove mi sono convinto di vincere e alla fine ho centrato il risultato”.

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