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SBK, Riscossa Ducati a Laguna Seca: 1° Davies, 3° Bautista

Nella seconda sessione di libere il gallese precede la Kawasaki di Rea, 4° Sykes seguito da Haslam, 7° Razgatlioglu, 9° van der Mark, 12° Melandri

SBK: Riscossa Ducati a Laguna Seca: 1° Davies, 3° Bautista

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Serviva mandare un segnale ben chiaro dopo la FP1 e la Ducati non ha voluto perdere tempo. La seconda sessione di libere esalta infatti le qualità della Panigale V4. Su un tracciato come quello di Laguna Seca, caratterizzato dai suoi saliscendi, la Rossa ha mostrato i muscoli. Merito di Chaz Davies, autore del crono di 1’23”387.

All’ultimo tentativo a disposizione, il gallese ha tirato fuori dal cilindro il tempo che gli ha consentito di mettere in riga la concorrenza, senza che nessuno riuscisse a mettergli i bastoni tra le ruote. Un segnale incoraggiante da parte del portacolori Aruba, chiamato a rimediare alle recenti delusioni di Misano e Donington.

Sarà anche vero che siamo soltanto all’inizio, ma l'indizio è di quelli che non passano inosservato. Dall’altra parte del box c’è poi da registrare la prestazione di Alvaro Bautista. Se al mattino lo spagnolo ha incassato oltre un secondo dalla vetta, al pomeriggio il numero 19 ha imboccato la giusta direzione, archiviando la sessione col terzo tempo a meno di tre decimi dal compagno (+0.263). Il portacolori Ducati sarebbe addirittura potuto essere a ridosso del gallese, ma la zampata piazzata sul finale da Johnny Rea l’ha scalzato dalla seconda piazza.

Tra le due V4 spicca quindi la Kawasaki del Cannibale, che ha sfruttato la FP2 per concentrarsi principalmente sul passo gara. Nel finale ecco poi l’acuto che gli consentito di ridurre il gap da Davies a soli 32 millesimi. Per quanto riguarda le altre ZX-10RR da registrare il quinto crono di Leon Haslam (+0.465) alle spalle della BMW di Tom Sykes, a quasi mezzo secondo dalla vetta, mentre in ombra Toprak Razgatlioglu. Un avvio in sordina per il pilota turco, sempre a podio da Imola fino a Donington.

Nel turno pomeridiano l'alfiere Puccetti non va però oltre il settimo tempo, preceduto dalla prima delle Yamaha, ovvero quella di Loris Baz. Il francese sembra trovare sempre più fiducia in sella alla R1, tanto da precedere gli ufficiali Alex Lowes  e Michael van der Mark, quest’ultimo ancora alla ricerca del forma migliore dopo la frattura al posto. Restano invece fuori dai primi dieci le Yamaha di Sandro Cortese e Melandri, precedute dalla Kawasaki di  Torres. Per quanto riguarda gli altri italiani, 17° Rinaldi, in fondo al gruppo Delbianco e la Honda. Tra i primi quindici Laverty e l’americano J.D. Beach.

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