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SBK, Laguna Seca: al Cavatappi è come lanciarsi dal 5° piano di un condominio!

Ben 18 metri di dislivello in quel tratto della pista con le moto che passano dai 130km/h ai 70km/h in soli due secondi

SBK: Laguna Seca: al Cavatappi è come lanciarsi dal 5° piano di un condominio!

America, ovvero Laguna Seca! Il Mondiale SBK sbarca infatti negli Stati Uniti per l’ultimo round prima della pausa estiva. Situato sulla penisola di Monterey, a circa 150 km da San Francisco, il circuito è stato inaugurato il 9 novembre 1957 con una gara vinta da una Ferrari 500 TR. ​ Negli anni  la pista è cambiata 6 volte dalla nascita ma l’ultima versione è invariata dal 1996.

I continui cambi di pendenza sono il suo elemento distintivo, a partire dal celebre Cavatappi (The Corkscrew), una veloce sinistra-destra in cui si registra un dislivello di 18 metri in soli 137 metri. In pratica è come se le moto si buttassero da un palazzo di 5 piani. ​

L’estrema tortuosità della pista e l’assenza di lunghi rettilinei impedisce alle Superbike di raggiungere velocità vicine ai 270 km/h che invece sono superate da tutte le altre 12 piste del Mondiale. Ciò si traduce in tante frenate di modesta entità, fatta eccezione per la seconda curva, l’unica in cui i freni lavorano per più di 4 secondi. ​

Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 15 piloti del Mondiale Superbike, il Laguna Seca Raceway è un circuito mediamente impegnativo per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico alla pista che ospiterà il prossimo Round, cioè Portimão. ​

 L’impegno dei freni durante il GP

Pur essendo la pista più corta del Mondiale (3.610 metri), richiede l’intervento dei freni 10 volte al giro: lo stesso numero di Aragon che misura 5.077 metri. ​ Anche il tempo sul giro è il più basso del Mondiale mentre quello speso in frenata ammonta a oltre 26 secondi al giro. Di conseguenza l’impianto frenante è in azione per il 31 per cento del tempo della gara.​

Metà delle 10 staccate del Laguna Seca Raceway richiedono uno spazio di frenata inferiore ai 100 metri e solo una supera i 180 metri. ​La decelerazione media è 1,13 g a causa di 3 curve con valore 1 g. ​ Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore sfiora gli 11 quintali.​ 

Le frenate più impegnative

Delle 10 frenate del Laguna Seca Raceway solo 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, 6 sono di media difficoltà e una è light. La più impegnativa in assoluto è l’Andretti Hairpin (curva 2) perché oltre ad essere il punto più veloce della pista è anche in leggera discesa: le Superbike vi arrivano a 256 km/h e frenano per 4,4 secondi per scendere a 74 km/h. ​

Ci riescono in 182 metri. Le MotoGP frenerebbero in meno spazio grazie ai dischi in carbonio, ma le Superbike possono usare solo dischi in acciaio con il 2 per cento di carbonio. ​ I piloti esercitano un carico di 4,5 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,3 g. In quel punto la pressione del liquido Brembo nell’impianto frenante tocca i 9,6 bar Molto lunga è anche la frenata alla curva 5: 150 metri per passare da 232 km/h a 105 km/h. ​

La pressione del liquido frenante è però di 8,5 bar, inferiore ai 10,9 bar della curva 7 in cui le velocità di inizio (231 km/h) e fine frenata (137 km/h) sono superiori. Un discorso a parte merita il Cavatappi, teatro dei celebri sorpassi di Valentino Rossi a Casey Stoner e di Marc Marquez a Rossi. ​Le Superbike vi arrivano a 130 km/h e frenano per 59 metri per scendere a 71 km/h in 2,1 secondi. Il carico sulla leva del freno è invece di 3,8 kg. ​

Prestazioni Brembo

Da quando, nel 2013, la Superbike è tornata al Laguna Seca Raceway le moto con freni Brembo non hanno mai mancato la vittoria: 7 successi per la Kawasaki, 3 per Ducati e 2 per Aprilia.

Ben 13 invece le vittorie Ducati, ma solo due suoi piloti hanno realizzato la doppietta: Ben Bostrom nel 2001 e Chaz Davies nel 2015. ​

 

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