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SBK, Donington: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Rea come Robin Hood, espugna la fortezza di Donington e fa cadere dal trono il Principe Alvaro, utilizzando una Kawasaki al posto di arco e frecce

SBK: Donington: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Sarà forse la vicinanza con la Foresta di Sherwood che ci ha riportato indietro nel tempo come se il round di Donington fosse a tutti gli effetti il celebre classico. Sulla pista britannica non c’è però Robin Hood, ma un certo Johnny Rea che al posto dell’arco e delle frecce ha una Kawasaki che non lascia scampo ai rivali.

Ne sanno qualcosa in casa Ducati, dove Johnny Rea finisce giù dal trono come accadde al Principe Giovanni, solo che a differenza di quest’ultimo lo spagnolo può ancora stravolgere il copione tra meno di una settimana. Nel Regno Unito abbiamo poi ritrovato Jules Cluzel, di nuovo protagonista nella SSP, mentre Kevin Sabatucci festeggia il primo successo nella SSP300.

IL BELLO – Gara 1-Superpole Race-Gara2: cosa volere di più dalla vita? Per maggiori informazioni andare a chiederlo a Johnny Rea, che nel fine settimana di Donington si è rivelato Cannibale a tutti gli effetti, prendendosi la leadership del Mondiale. Giù il cappello di fronte allo strapotere dell’alfiere Kawasaki, semplicemente impeccabile davanti al proprio pubblico. E pensare che qualcuno iniziava a dargli del vegano!  

IL BRUTTO – Sono trascorsi ben dieci anni dall’ultima apparizione di Alvaro Bautista a Donington Park. Le insidie non mancavano per il numero 19, autore di un weekend condito da continue sofferenze. Prima la caduta di Gara1, poi una Superpole Race tutta sulla difensiva. L’unica consolazione il gradino più basso del podio la domenica pomeriggio che gli ha consentito di limitare i danni. La vetta però è andata.

IL CATTIVO – Qualcosa in termini di regolamento deve essere rivisto al più presto. È il caso di Tom Sykes, che dopo l’esposizione della bandiera rossa nella Superpole Race, è finito a terra sulla macchia d’olio lasciata dal compagno Hickman mentre stava per rientrare ai box. Il fatto che Tom non sia poi riuscito ad arrivare al parco chiuso entro i cinque minuti stabiliti l’hanno estromesso della classifica finale. Peccato solo che la corsa fosse terminata prima che Sykes scivolasse. Oltre il danno pure la beffa della partenza dalla decima casella in Gara 2.    

LA DELUSIONE – Questa Ducati sembra essere fatta su misura di Alvaro Bautista e se non fosse per lo spagnolo il progetto legato alla V4 sarebbe un flop a tutti gli effetti. Se qualcuno ha visto Chaz Davies a Donington è pregato di battere un colpo e lo stesso discorso vale anche per Michael Rinaldi. Ci dispiace non poco per il romagnolo dopo le prestazioni di Jerez e Misano.

LA CONFERMA – Podio a Imola, podio a Jerez, podio a Misano e doppio podio a Donington, giusto per non farsi mancare nulla. Non male questo Toprak Razgatlioglu ormai una certezza. Peccato solo non averlo avuto con i migliori nella prima parte di stagione!

L’ERRORE – Ci sono cadute che pesano come macigni e Alvaro Bautista ne sa qualcosa. L’highside rimediato sabato dallo spagnolo non ha solo costretto al portacolori Aruba di alzare bandiera bianca, ma allo stesso tempo a servire su un vassoio d’argento la leadership a Rea.

LA SORPRESA – La SuperSport300 era l’unica categoria del Mondiale che non aveva ancora visto suonare l’inno italiano. Per fortuna che ci ha pensato Kevin Sabatucci, protagonista della prima vittoria nella minima cilindrata. Una gara di cuore quella dell’alfiere Yamaha in una domenica che gli rimarrà per sempre impressa nella mente.

IL SORPASSO – Cattivo al punto giusto. Il premio lo merita Johnny Rea per l’entrata su Tom Sykes che gli è valsa la vittoria della Superpole Race.

LA CURIOSITA’ – Anche se non vince si festeggia sempre in casa Evan Bros. Incredibile infatti la costanza del team romagnolo, che dall’inizio della stagione ad oggi ha visto sempre una propria moto sul podio in tutti in weekend di gara.

IO L’AVEVO DETTO – Rea dopo le prove del venerdì: “Il riferimento a Donington è Sykes”. Come al solito Johnny ci ha preso in giro!

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