Gioco, partita, incontro. Jonathan Rea a Donington è stato semplicemente perfetto, non ha lasciato che le briciole agli avversari e si è ripreso quella testa del campionato che per anni è stata tranquillamente sua. Un vero e proprio profeta in patria Johnny, che fa del lavoro duro la sua arma.
“E’ stato senza dubbio il miglior weekend della stagione. Sono molto contento del lavoro svolto perché in FP1 eravamo in difficoltà, quasi ad un secondo dal miglior tempo, ma passo dopo passo siamo cresciuti in maniera incredibile”.
La prima vittima di giornata del killer Rea è stata Tom Sykes, colpito poi dalla sfortuna.
“Questa mattina Tom era davvero veloce, ma la bandiera rossa ha annullato la battaglia. Mi è dispiaciuto molto per lui in seguito, e sinceramente prima di arrivare nel punto della caduta non ho visto bandiere che segnalassero la presenza di olio o sostanze simili in pista. Personalmente sono stato fortunato perché sono riuscito a non cadere aiutandomi con il piede”.
In Gara2 è toccato a Razgatlioglu cercare di contrastare Johnny, senza riuscirci.
“Con Toprak è stato un bel duello, è davvero un pilota abile specie in frenata, era forte in alcuni punti ed io in altri. Non mi aspettavo di vincere tutte le gare su questa pista, che in passato non mi è stata amica ed in cui ho sofferto spesso per il dolore alle braccia, ma oggi ero davvero in forma e la mia gomma posteriore è rimasta in ottime condizioni sino alla fine”.
Chi invece non è mai riuscito ad avvicinarsi al numero 1 è Alvaro Bautista, che pare ora in vera difficoltà in sella alla Ducati. Rea in ogni caso non abbassa la guardia, e resta conscio del potenziale della Panigale V4
“Ducati ha grande vantaggio sul dritto, e non mi solleva certo pensare a piste come Argentina o Qatar. Occorre fare comunque sempre il massimo, e attaccare in piste a noi favorevoli come Laguna, Donington o Portimao”.
In conclusione Rea dice la sua sul format attuale della Superbike, auspicando magari un ritorno al passato.
“Secondo me tre gare sono troppe. Amo correre ma è impegnativo il weekend in questo modo, quando cerchi di rigenerarti è ora di correre nuovamente. Certamente una terza gara è utile per accumulare punti, ma la formula delle due gare la domenica resta la migliore: le tv non sono d’accordo e rispetto la decisione, ma credo che quella formula incarni lo spirito SBK, in ogni caso correrei anche quattro gare in un weekend”.