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SBK, Rea killer a Donington, trionfa in Gara 2 e vola a +24 su Bautista

Johnny piglia tutto nel Regno Unito, 2° Razgatlioglu seguito dalla Ducati di Alvaro, 4° Lowes, 8° van der Mark poi Davies e Melandri

SBK: Rea killer a Donington, trionfa in Gara 2 e vola a +24 su Bautista

L’occasione era davvero ghiotta e lui ovviamente non se l’è fatta sfuggire. Un Johnny Rea pigliatutto a Donington, che dopo il successo di Gara 1 e della Superpole Race ha pensato bene di chiudere alla grande facendo la voce grossa anche in Gara 2. Giù il cappello di fronte alla prestazione magistrale del Cannibale, che scattava dalla pole e si è ritrovato a fare i conti con la Kawasaki di Toprak Razgatlioglu.

Un copione che sembrava essere quello di due settimane fa a Misano, dove il quattro volte iridato e il turco si sono ritrovati a giocarsi la vittoria. Il finale è stato però identico a quello della Riviera, con il Cannibale che ha saputo domare il giovane alfiere Puccetti. Meglio di così non poteva andare per il nordirlandese, che manda in archivio un weekend di quelli da incorniciare. Già, perché oltre a fare tre su tre, Rea si prende pure la vetta del Mondiale con un margine di 24 punti nei confronti della Ducati di Alvaro Bautista.

E pensare che alla viglia di Misano il Cannibale si ritrovava a inseguire i 41 punti di distacco, ora invece la storia di questo Campionato è stata letteralmente stravolta. Nonostante la caduta del sabato, l’alfiere Aruba ha provato a difendersi, portando a casa un terzo posto che gli ha concesso di limitare i danni. Donington lascia quindi l’amaro in bocca al numero 19, ancora di più a Chaz Davies, che non riesce ad andare oltre nona piazza seguito dalla Yamaha di Marco Melandri.

In Gara 2 c’era però una R1 che sognava di salire sul podio. Stiamo parlando della Yamaha di Alex Lowes, rimasta fuori dai primi tre. L’alfiere Pata deve infatti consolarsi col quarto posto davanti alla Kawasaki di Leon Haslam, che fino a metà gara era in lotta per il podio. Sesto invece un super Loris Baz, che in sella alla giapponese sembra aver bruciato le tappe da quel debutto di inizio giugno sulla pista di Jerez. Il transalpino ha saputo mettere alle proprie spalle la BMW di Tom Sykes, che scattava dalla decima casella sullo schieramento, mentre ottavo Michael van der Mark. Reduce dall’intervento di due settimane fa per la frattura al poso, l’olandese ha stretto i denti in Gara 2, consolandosi con un piazzamento nella top ten.

Chi resta fuori è invece il britannico Peter Hickman, così come Michael Rinaldi e Sandro Cortese. Da registrare la caduta di Torres.    

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