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SBK, Sykes incontenibile nella Superpole di Donington, Bautista a 2 secondi

L'alfiere Ducati non va oltre il sesto tempo, in prima fila le Kawasaki di Rea e Haslam, 4° un super Hickman seguito da Baz, 10° Davies

SBK: Sykes incontenibile nella Superpole di Donington, Bautista a 2 secondi

Donington è casa sua. Lo dice il dominio messo in atto dal 2014 al 2017 e le prestazioni mostrate in questo fine settimana. Dopo un venerdì dove ha recitato la parte da protagonista, nella Superpole del sabato Tom Sykes ha mostrato nuovamente i muscoli. Su un tracciato che lentamente è andato ad asciugarsi, dopo la pioggia del mattino, l’alfiere BMW ha esaltato le qualità della sua S1000RR, siglando il crono di 1’27”619.

Un misto di velocità e intelligenza il 66, unico in grado di abbattere il muro dell’1’28”e ad avere il coraggio di affrontare il turno con ben due slick. La scelta lo ha ripagato in pieno, regalandogli la prima pole in sella alla BMW. Impressionante infatti il secondo di distacco rifilato a Johnny Rea (+0.993), che alle 15 scatterà al suo fianco in occasione di Gara 1.

A differenza del suo ex compagno, il Cannibale ha evitato la doppia slick, preferendo la rain all’anteriore. Una scelta cauta, che gli ha comunque consegnato il secondo tempo davanti a Leon Haslam (+1.579). Tutto sommato può andare bene così, dal momento che Alvaro Bautista e la sua Ducati V4 non hanno saputo andare oltre il sesto tempo, incassando ben due secondi (+1.942). Non era facile in queste condizioni trovare la giusta fiducia per il 19, se oltre a questo aspetto aggiungiamo il fatto che questa è la prima volta con dello spagnolo con la Rossa a Donington la spiegazione è presto fatto.

Sulla pista limitrofa alla foresta di Sherwood, i piloti britannici mostrano di avere una marcia in più. Oltre  a Sykes, Rea e Haslam, brilla in quarta posizione un super Peter Hickaman, che per l’occasione sostituisce Reiterberger sulla S1000RR. Giù il cappello per il portacolori della squadra di Shaun Muir, capace di avere la meglio nei confronti della Yamaha di Loris Baz.

Quella del francese è la più veloce in pista, anche perché Lowes non ha saputo andare oltre l’ottavo crono alle spalle di Razgatlioglu, seguito da Marco Melandri. Nella top ten anche Chaz Davies, il quale fatica ancora a trovare la giusta strada con la Panigale. Nelle retrovie la Honda di Kiyonari e la V4 di Rinaldi, non si qualificano Delbianco e van der Mark.

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