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SBK, FP1: Sykes imprendibile, Bautista e la V4 incassano 1 secondo e mezzo

Tom imprendibile nel turno inaugurale a Donington, alle sue spalle Razgatlioglu, 5° van der Mark, 8° Rea, 10° Melandri, fuori dalla top ten tutte le Ducati

SBK: FP1: Sykes imprendibile, Bautista e la V4 incassano 1 secondo e mezzo

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Il sole illumina il tracciato di Donington e in pista ci pensa la BMW di Tom Sykes a brillare. Una FP1 da incorniciare quella del 66, che sul tracciato britannico ha dominato incontrastato dal 2014 al 2017. Nonostante lo scorso anno sia rimasto a bocca asciutta, questa volta l’alfiere della S1000RR ha pensato bene di iniziare in quinta, fissando il crono sull’1’27”790.

Nessuno è infatti riuscito a contrastare Sykes, unico in grado di abbattere il muro dell’1’28”. Giù quindi il cappello per Tom, capace di andare oltre i limiti della pista, dal momento che stamani l’asfalto mostrava di avere scarso grip. Facile infatti sbagliare e finire a terra, ne sanno qualcosa Marco Melandri e Alex Lowes, vittime entrambi di una caduta senza però registrare conseguenze.

Nonostante l’inconveniente, Lowes ha archiviato la sessione col terzo tempo, accusando poco più di sei decimi dalla vetta (+0.626). Ha saputo fare meglio di lui Toprak Razgatlioglu, che proprio un anno fa conquistò su questo tracciato il primo podio della Superbike. Il turco conferma quindi le proprie qualità con il secondo tempo, nonostante un gap di oltre tre decimi e mezzo (+0.377).

Fa strano non vedere nelle prime posizioni i due grandi rivali di questo 2019, ovvero Alvaro Bautista e Johnny Rea, separati in Campionato di soli 16 punti a favore dello spagnolo. Un avvio a rilento per il Cannibale, che si è dovuto accontentare dell’ottavo tempo alle spalle del compagno Haslam, con un ritardo che arriva a sfiorare il secondo dalla vetta (+0.908).

È andata sicuramente peggio alla Ducati di Alvaro Bautista, rimasto addirittura fuori dalla top ten con un secondo e mezzo di distacco. Per l’alfiere Aruba si tratta della prima volta con la V4 a Donington e di conseguenza serve trovare la fiducia necessaria. Ha faticato anche Chaz Davies, che lo segue a poco più di un decimo, mentre 15° Rinaldi con il rientrante Laverty a chiudere il gruppo.

Tornando nei piani alti della classe, da registrare il quarto crono a sorpresa di Baz, incalzato da un super van der Mark, di nuovo in azione dopo la frattura a polso e costole rimediata nelle FP2 di Misano. L’olandese ha avuto la meglio su Torres, mentre nono Peter Hickman, chiamato per l’occasione a sostituire l’influenzato Markus Reiterberger in sella alla BMW A chiudere la top ten la R1 di Melandri su cui pesa oltre un secondo di ritardo.

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