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MotoGP, Rossi: "La Yamaha è tornata a essere la mia moto"

"Riesco a guidarla con il mio stile, Quartarato sembra avere più grip di me". Vinales: "stare con Marquez sarà difficile ma ci proverò"

MotoGP: Rossi:

A volte serve poco per tirare un sospiro di sollievo, un 10° posto può rendere felici, o quasi. Per Valentino significa che l’incubo iniziato al Mugello forse sta per finire, soprattutto perché Rossi è stato migliore sul ritmo in previsione della gara di quanto fatto sul giro secco. Il Dottore era arrivato al Sachsenring in cerca di risposte, voleva essere sicuro che quel bagliore di luce intravisto nei pochi giri in gara ad Assen non fosse stato un abbaglio. Ora ha la certezza di avere visto giusto.

Quando ero arrivato in Olanda, volevo solo cercare di dimenticare il GP del Mugello - confessa - invece mi ero scoperto nuovamente lento”.

Lì ha capito che c’era qualcosa che non andava nella M1, che serviva un colpo di spugna per ripartire.

Prima della gara avevamo fatto delle modifiche alla Yamaha e mi ero trovato meglio, oggi abbiamo continuato su quella strada - continua - Ora sento che la M1 è tornata a essere la mia moto, mi permette di spingere nelle parti veloci. Sicuramente c’è ancora molto lavoro da fare, ma la partenza è stata buona”.

Chi si aspetta una rivoluzione sulla Yamaha numero 46, rimarrà deluso.

Non saprei come definire questo cambiamento che abbiamo fatto, comunque non è stato particolarmente grande - spiega Valentino - Semplicemente, la nostra moto per andare bene deve stare in un determinato range e io ne ero fuori. Ora la situazione è molto, molto più positiva”.

Ma ancora non basta, perché quel 10° tempo, ai limiti della qualificazione diretta per la Q2, non va proprio giù a Rossi.

Se fossi stato 6° o 7°, come mi aspettavo, sarei stato soddisfatto, così lo sono un po’ meno - ammette - Domani dovrò affrontare di nuovo la bega delle FP3, anche se con maggiore ottimismo. Con la gomma morbida non sono riuscito a migliorarmi come avrei voluto, perché? Credo che abbia una mescola troppo soffice, più di quella dello scorso anno, e questo fa sì che pur offrendo più aderenza manchi di stabilità, una caratteristica fondamentale in una pista dove ci sono molte curve consecutive a sinistra”.

Infatti alcuni piloti hanno fatto segnare il proprio miglior tempo usando la gomma media, e in alcuni casi anche la dura, come Rins.

Effettivamente quando sono nuove offrono delle buone prestazioni, potrebbe essere un’idea usarla per fare il tempo - riflette - Comunque, la cosa più importante sono state le mie sensazioni in sella, riuscire a guidare con il mio stile. Devo solo migliorare le mie linee in 2 o 3 punti della pista”.

Oggi Valentino è anche riuscito a seguire da vicino per qualche giro Quartararo, che potrebbe essergli da ispirazione.

Fabio guida molto bene, fa delle belle traiettorie e interpreta la M1 nel modo giusto. Seguendolo mi è sembrato che avesse più grip di me ma non so il perché, forse era semplicemente più veloce” sorride.

Prima di congedarsi, il Dottore parla dell’incontro con Freddie Spencer a causa dei piloti che hanno rallentato Miller e Vinales nel loro giro veloce.

Facevo parte di quel gruppo, ma ero completamente fuori traiettoria - spiega - Volevano comunque parlarci per dirci che, in una pista corta come questa e con tante moto, bisognerà fare particolare attenzione a non ostacolare gli altri piloti, altrimenti si verrà penalizzati. Bisognerà anche essere un po’ fortunati, perché in una circuito così stretto non si può scomparire se ci si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato”.

Vinales: "non ottime sensazioni in sella, ma il mio tempo è buono"

Se Rossi ha mostrato ottimismo nonostante il 10° tempo, Vinales è parso più cauto nonostante il 4°. Definisce il suo venerdì “interessante” ma non è completamente soddisfatto, soprattutto arrivando dalla vittoria di Assen.

Non sono riuscito ad avere ottime sensazioni in sella e fatico troppo nel secondo settore della pista - spiega - Nonostante questo, ho fatto un buon tempo e sono sicuro che abbiamo il potenziale per migliorare. Dobbiamo solo trovare più grip, perché sgommo in continuazione. Inoltre sto cercando maggiore stabilità, per quello ho provato anche la vecchia forcella, ma domani continuerò con quella con gli steli in carbonio”.

Tutto per un solo obiettivo: cercare di battere Marquez.

Oggi è stato lui il più forte - conferma Maverick - ma anche Quartararo e Rins sono stati veloci. Sarà difficile stare con Marc, ma dobbiamo lavorare per riuscirci”.

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