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MotoGP, Bradl: “Lorenzo può rendere la Honda più facile da guidare”

"Deve ancora adattarsi alla moto, ma penso che sia la persona giusta per poter dare una nuova direzione alla HRC. Sostituire Jorge è un’opportunità per provare cose nuove"

MotoGP: Bradl: “Lorenzo può rendere la Honda più facile da guidare”

Stefan Bradl ha concluso la prima giornata in sella alla Honda ufficiale di Jorge Lorenzo in 14° posizione. Il tester Honda, che sta sostituendo l’infortunato Lorenzo ha parlato del difficile rapporto tra la moto della casa di Tokio e il pilota spagnolo: un amore che sta tardando a sbocciare.

“Lorenzo ha il potenziale per rendere questa moto più adatta a lui – ha detto Bradl al termine delle prove libere – Lui ha molta esperienza anche con altre case, io non ho fatto quel tipo di percorso e il mio stile si è adattato molto alla Honda. Al momento Jorge deve adattarsi alla moto ma penso che sia la persona giusta per poter dare una nuova direzione alla Honda e rendere questa moto più facile da guidare. In futuro ci saranno molte opportunità per lui”.

In cosa il 5 volte campione del mondo sta faticando maggiormente?

Questa è una moto che ti obbliga ad avere molto controllo dell'anteriore e usare al meglio la gomma. Il mio stile di guida mi aiuta in questo e penso che sarà una bella sfida per noi provare ad andare in un’altra direzione. Io comunque sono il tester e non la guido in tutte le gare. Farlo qui e sostituire Lorenzo è un’opportunità per provare cose nuove ma so che devo anche prepararmi alla gara”. 

Tu hai guidato anche la Honda Superbike e lo rifarai alla 8 Ore di Suzuka in programma il 28 luglio. Quali sono le peculiarità di quella moto con la GP?

“L’ho guidata con gomme diverse rispetto a queste.  Il motore è diverso soprattutto a giri alti ma la moto di Suzuka non è per niente male e anche su quel fronte Honda può migliorare molto”. 

Oggi hai chiuso in 14° posizione, quali sono le sensazioni e le aspettative per i prossimi giorni?

“So di avere un grande team dietro di me – ha concluso Bradl – Essere collaudatore ti da molta confidenza perché sai esattamente cosa stai provando e perché quando sali in moto. Oggi, avevamo qualcosa da provare e mi sono dovuto adattare alla moto e al tracciato, il Sachsenring è sempre speciale. Dovrò cercare di arrivare competitivo domani e alla gara. Ho fatto dei buoni passi in avanti oggi, sono rilassato, non ho pressione e so di dover fare solo il mio lavoro. Penso di essere veloce ma soprattutto non sono per niente lontano dai migliori dieci”.

Audio raccolto da Matteo Aglio

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