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MotoGP, Zarco: "i piloti dovrebbero essere guerrieri, ma io lotto da sei mesi"

"Ad Assen mi sono ritirato perchè sentivo che la moto non era nelle mie mani". Pol Espargarò il migliore della KTM: "Fatto già un punto in più rispetto al 2018"

MotoGP: Zarco: "i piloti dovrebbero essere guerrieri, ma io lotto da sei mesi"

Siamo ormai quasi al giro di boa della stagione e per la KTM i risultati sono dolci, dalla parte di Pol Espargarò, e amari da quella di Johann Zarco. La casa di Mattinghoffen aveva approcciato questa stagione come quella del rilancio, accaparrandosi il pilota francese nella speranza di dare una svolta netta alla sua storia in top-class. Questa svolta (forse) c'è stata ma non con Zarco visto che il primo dei piloti KTM è Espargarò, l'usato sicuro, mentre Johann è solamente un punto sopra a Oliveira che però ha la moto satellite del team Tech3. 

Zarco: i piloti dovrebbero essere guerrieri, ma io lotto da 6 mesi

Johann Zarco soffre, come abbiamo detto, è in grave difficoltà. Solo 16 punti in 8 gare, appena uno solo in più del compagno di Casa Oliveira che però non guida la moto del team ufficiale. Ad aggiungersi agli scarsi risultati si sono aggiunte le tante voci e polemiche degli scorsi mesi e il ritiro "anomalo" di Assen.

"Tutto il team sa perfettamente che sto faticando molto e che ho tanti problemi - ha esordito Zarco - La ragione per cui sono rientrato ai box e mi sono ritirato ad Assen è che stavo faticando troppo. Durante la gara non riuscivo a tenere la moto, ho rischiato incidenti importanti. Lorenzo e Rossi sono caduti e Valentino ha anche coinvolto un altro pilota, non potevo rimanere in pista e così mi sono fermato. So che i piloti dovrebbero essere come dei guerrieri ma io vengo da 6 mesi di battaglia e non ho trovato soluzioni. Il problema è stato cercare troppo il giro veloce senza pensare al passo. Non ho mai fatto più di 5 giri consecutivi e questo non è una buona strategia. Non ero mai stato così in difficoltà con la moto e sentivo che qualcosa non funzionava. Ora sono tornato  - ha continuato il francese - e continuerò a lavorare sodo per migliorarmi. Tutti conosciamo i problemi della moto e quindi non abbiamo avuto discussioni particolari dopo la gara. Qui sarà differente e spero di non avere quei problemi e di potermi godere le prove per preparare la gara che spero sarà la migliore di questa prima parte di stagione". 

Tantissime incognite quindi per la KTM che si conferma essere una moto molto fisica e forse inadatta alla guida di Zarco.

"All'inizio dell'anno avevo detto che io avrei dovuto lavorare per KTM tanto quanto KTM per me. Non so se sto cambiando davvero il mio stile di guida, è troppo presto per dirlo. Non sono ancora in grado di guidare come Pol, non ho avuto tempo per lavorare su me stesso e per fare esattamente quello che fa Espargarò. Guardo i suoi dati, certo, non sono stupido so di avere bisogno di aiuto ma durante un weekend di gara c'è pressione e si rischia di perdere il controllo. Tutti i weekend abbiamo i riferimenti degli altri piloti, dobbiamo lavorare su quelli". 

Johann: Non sono un tecnico, sono un pilota, posso solo espriemere ciò che sento

Ora al Sachsenring Zarco dovrà trovare ritmo e lavorare, a detta sua, sul ritmo gara per non rischiare un ritiro come quello di Assen

"Questo è un tracciato particolare - ha detto Zarco riferendosi al tracciato tedesco - qui so di poter trovare il passo per non faticare troppo fisicamente. Se sapessi cosa cambiare per poter stare davanti non avrei nessun problema. Non sono un tecnico, sono un pilota e il mio compito è esprimere quello che provo in sella alla moto. Avere a disposizione dei miglioramenti o delle novità sarebbe un bel modo per continuare a combattere. Se non dovessimo trovare una soluzione rimarremo così e tenterò di fare comunque il meglio che posso. Quando ho tempo per concentrarmi sulla moto mi sento bene in pista e anche molto più competitivo di quanto sono durante il weekend". 

Pol invece, guida la carica (ancora lenta) della casa austriaca con 52 punti in classifica dopo otto gare, un ottimo risultato se si pensa che lo scorso anno in tutta la stagione ne aveva conquistati solo 51. 

"Sono anche nono nella classifica generale, nemmeno troppo lontano dai piloti davanti a me e i risultati sono sempre migliori - ha detto lo spagnolo commentando le statistiche - Guardiamo avanti sperando di fare qui in Germania una gara simile a quella di Le Mans. Qui possiamo andare bene, ma sfortunatamente non so come andrà visto il mio infortunio alla mano". 

L'infortunio alla mano e il macchinario speciale per i trattamenti 

Problemi alla mano quindi per Espargarò che si era infortunato a nei test di Barcellona. Per lui anche una caduta, proprio su quel lato anche ad Assen

"Ora sto meglio rispetto all'Olanda ogni infortunio ha bisogno di tempo per il recupero e quello è successo ad Assen non è stato il miglior modo per migliorare velocemente- ha detto Espargarò. Oltre alla caduta, poi, questo non è un periodo facile per noi piloti, non ci siamo fermati molto nelle ultime 3 settimane. Dopo la gara ho avuto male al polso, ci sono voluti un paio di giorni per tornare alla situazione pre-Olanda, ora mi sento bene. Sono veloce qui ma ho bisogno di una pausa per tornare al meglio. Comunque ho fatto dei trattamenti e messo molte creme, inoltre, uso un macchinario che raffredda e da pressione al polso, l'ho comprato in Spagna e funziona molto bene." 

Ad Assen, oltre alla mano infortunata di Espargarò, per la KTM anche lo strano ritiro di Zarco

"Lui lavorando molto e il team lo aiuta al massimo della possibilità - ha detto Espargarò sul compagno di team. KTM sta facendo tutto quello che può per farlo rendere al meglio. Siamo un grande team e entrambi lavoriamo per ottenere i migliori risultati.  Lui ha molto talento, è solo questione di tempo ma arriverà tra i migliori. Non so quale sia stato il problema di Zarco ad Assen. A me è capitato di ritirarmi da una gara per un infortunio ma mai per stanchezza". 

Pol: al Sachsenring sarà dura a causa del mio infortunio

Questo weekend si correrà al Sachsenring e Espargarò tenterà di convivere con i problemi legati all'infortunio alla mano per produrre comunque un buon weekend

"E' un tracciato che mi piace - ha detto Pol - sono stato veloce in passato e ho anche lottato per la vittoria nelle categorie minori. L'anno scorso sono stato sfortunato e sono caduto al primo giro ma ero primo nel Warm Up e avevo avuto un gran ritmo nelle prove. Non so cosa potrò fare questo weekend, penso che non sarò competitivo come lo scorso anno a causa dell'infortunio. Abbiamo qualche problema sulle curve veloci ma il tracciato ha molta aderenza e le temperature sono più basse rispetto ad altre piste. Qui la KTM lavora bene, se non avessi il problema alla mano non ci sarebbero motivi per non disputare un ottimo weekend". 

Il problema maggiore di Espargarò sarà la fisicità del tracciato tedesco, le curve a sinistra, però, potrebbero venirgli in aiuto

"Il Sachsenring è abbastanza fisico, proprio come la KTM e questo ti costringe ad essere al 100% per guidare al meglio. Il problema è che in MotoGP il livello è altissimo, quindi se non ti senti al 100% o se non sei convinto di potercela fare tutti hanno un vantaggio su di te. Sarà un weekend doloroso per me e per la mia mano, speriamo meno di Assen. Tutte le curve e sinistra mi possono aiutare a sentire meno dolore. Ciò che può darmi problemi è la frenata mentre si curva, sopratutto nei tratti veloci. Qui non abbiamo tante curve con queste caratteristiche, e questo è un bene ma curva 1 e curva 4 mi preoccupano". 

KTM va forte solo con Espargarò, come Honda con Marquez

La KTM sembra brillare solo con Espargarò, proprio come la Honda con Marquez. 

"Marquez normalmente vince sulla Honda e le altre loro sono lontane a parte Crutchlow - ha concluso Espargarò. Non so se somigliamo alla Honda, la KTM ha uno stile di guida simile al loro. KTM da tutti i materiali ai piloti, da tutto il supporto possibile a tutti i suoi piloti. E' una casa che vuole vincere, con tutti i suoi piloti.

Audio raccolto da Marco Caregnato


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